dello ,cambio. Fanta,ma e cosa. astrazione e realtà ( reificata). Il rapporto di "alore, che finisce per diventare cc cosa ,ociale n, ,tringe. nel suo sistema di equivalenze, tutti gli oggetti-prodotti, le relazioni tra loro e tra gli uomini, produttori e possessori degli oggetti. Tutte le relazioni, dalla piu <empi ice alla pi,, complessa e alla generale: rapporto d, rnlore di una merce con un'altra, con piu altre, con tutte le merci possibili, fino al ccmercato universale ». Fino al cc,alto mortale » di una merce esclusa, che di- ,cnta il criterio, !"equivalente generale: il danaro. Dal rapporto di rnlore tra il danaro e le merci, si forma il Capitale: accumulazione ccprimitiva», sua valorizzazione. -uo ,, iluppo e funzionalità fino alla cc forma » pura e su• prema del capitale che produce se stesso: il feticcio automatico. Forma suprema. che ccreifica » la contraddizione ed è la contraddizione suprema. La ccforma » è rapporto sociale, nella sua reale contraddizione. nella contraddizione tra lavoro e capitale, tra forze produttive e rapporti cli produzione. Nel mondo-feticcio la divisione ciel lavoro, la divisione delle classi, la cc<eparazione » degli uomini nei rapporti tra loro e nei rapporti con i prodotti. si consumano e si celebrano, si occultano e si rivelano. E' l'illusione e l'inganno ccreificati n: apparenza reale e realtà apparente: quotidiano enigma e « geroglifico ». Si sono prodotti - e si riproducono - i meccanismi della inversione ( il mondo ccrovesciato n. il soggetto-oggetto come « oggettività »), della separazione e della sostituzione ( gli oggetti sono separati da!!li uomini. sono se stessi e altro da sé), della « metamorfosi » ( gli oggetti hanno perduto ogni traccia della loro ccnaturalità », della loro corporeità, sono decorporiz. zati e corporificati nella loro astrazione). Enigmatica P reale. banale e teologica cctransustanziazione ». Il mondo apparentemente profano, laico, diritto, chiaro è, in realtà. religioso, sacro, rovesciato, oscuro, misterioso. L'oggetto diventa « segno », e il segno ridiventa « cosa n, segno reificato. Si identifica « senso » e « valore >>. on piu ccsimbolicità » come simbolizzazione del mondo 36 - ( oggetti. rapporti tra oggetti e uomrn1, rapporti « comunicati\'i » degli uomini tra loro) per l'uso, il bisogno e il desiderio umani, l'utilizzazione materiale e culturale. Il linguaggio come ccsostituto » del mondo si presenta come mondo, realtà reificata. ( Probabilmente l'errore del « panglottismo » contemporaneo - concezione della !in• gua come ccsistema oggettivo », in quanto espressione della stessa ccoggettivazione » della lingua - è qui: far pas• sare il linguaggio, come « simbolico » della realtà-praxis, per la realtà stessa o quale formalità semiologica: il linguaggio-praxis. diventa forma e, come forma, reificato in praxis « linguistica ».) ccMetamorfosi », « transustanziazione n, dice Marx: perdita della corporeità e fantasmagoria e reificazione della fantasmagoria ( la merce come ccfantasma » e come « CO· sn »); disincarnazione e reincarnazione del disincarnato. E' il processo del « sacro n. Quanti(icazione del qualita• tivo. che si presenta come l'unica qualità possibile. Si perde la nozione dialettica del « passaggio » di quantitàqualità. Gli oggetti prodotti come rapporti sociali, ( fun• zioni di proprietà come possesso-appropriazione degli uomini nello cambio sociale), diventano cccose» che dominano lo scambio e il processo produttivo umano; diventano non piu cose per gli uomini, ma cose disumane per uomini disumanizzati, e i cui rapporti diventano, a loro volta. ccopachi », non piti « trasparenti ». ( La « tragedia tranquilla » delle cccose », come ha detto un giovane scrittore francese.) Razionalizzazione in tuth I sensi: tecnicizzazione e mercificazione dei rapporti sociali; fisicalizzazione integrali' della realtì1 ; repressione dei «bisogni» ( e arti ficializza• zione dei « consumi »); soppressione delle possibilità della praxis come progetto, del desiderio e della scelta; predeterminazione calcolabile e prevedibile del e nel sistema. La ragione, diventata ratio ( il logos, diventato dominio), finisce di essere ragione-rivoluzione, ragione della realiz• zazione di possibilità diverse, nel senso di contrarie non di ccfunzionali ». La razionalizzazione diventa la spettaco• larità e la « contemplazione » della realtà, non la sua
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