giovane critica - n. 17 - autunno 1967

applicazione di questo criterio guida alla storia delle lotte operaie. \lcdiazioni concrete che riescano a cogliere punti P momenti ,toricamcnte specifici, legati quindi ad un'epo• ca prcci•a della lotta di classe e ad un ciclo, quindi, del capitale e delle sue iniziative politiche. Quando a(Croo• tiamo quc,to problema piu da vicino. ci accorgiamo che ,olo dopo e ,ulla ba;-e delle esperienze degli anni '60 io Italia. abbiamo capito in fondo una cosa che era abba- ,tanza ,cmplicc da capire, ma che risulta - e basta ap• pena parlarne in giro - di diCCicilc comprensione, di difficile diffu,ione aire,tcrno. Il fallo cioè che il perno di tutto il filone di lolle operaie che ha praticamente preso e compre•o in sé tulio il secondo dopoguerra aveva come centro unificatore la lotta sul salario, e quindi sul profitto. U,o esplicitamente questi termini: sul salario invece che per il salario, sul profitto invece che contro il profitto. proprio perché. prima ancora di dare la dimensione O!!!!ettiva delle lolle, si tratta di giudicare il terreno reale in cui le lotte si verificano e si sono verificate. li terreno reale è appunto questo: il salario da una parte, il pro(ilto dall'altra. La congiuntura italiana del '64-'65 ci ha messo di nuovo di fronte a questo problema. a que lo risultato politico delle lotte, rappresentando co•i per tulli noi una specie di riassunto critico della congiuntura permanente del capitale internazionale negli ul• timi ,·ent"aoni. Si è già detto che questa congiuntura per• manente [a perno sul problema « costo del lavoro n, che viene in primo piano come contraddizione dello sviluppo capitalistico, fa perno quindi sui problemi che riguardano le cosiddette io(laziooi da costo, e soprattutto quel tipo di inflazione strisciante che parte da un'esasperazione della dinamica salariale. Qi questo noi abbiamo ampie prove proprio nella coscienza piu avanzata del capitale anche internazionale. e basta citare appunto una persona che noi citiamo sempre in questi casi, Carli, il quale io alcune recenti Riflessioni viennesi di un Governatore di Banca centrale, nel novembre del '66, si esprimeva in questi termini: « La relazione annuale del Fondo Monetario Internazionale afferma che il persistere dell'inflazione deriva in larga misura dall'incapacità di risolvere 18 - in altro modo il conflitto fra le istanze dei diversi gruppi sociali, ciascuno in lolla contro gli altri per la conquista di una porzione piu alta di reddito ». Donde una prima conclusione: che la situazione economica internazionale è dominata da tendenze di fondo al rialzo dei costi e dei prezzi. Quindi, e questo è letterale, « nel ventennio '41- "66. in tutti i paesi industrializzati, sono aumentati gli clementi di rigidità all'interno del sistema economico ». In una conCerenza uccessiva, nell'aprile del '67, a Washington, all'American Baokers Association, parla di nuovo del meccanismo dei prezzi e del meccanismo dei redditi, come il punto centrale di una delicati sima situazione economica internazionale. Denuncia il mancato conseguimento, su questo terreno, di una ragionevole stabilità; e riparte facendo un minimo di discorso storico, con un elogio di quello che lui chiama il « circolo virtuoso » tra crescenti redditi e crescente produzione inter• na. come una delle scoperte e forse la scoperta maggiore, dal punto di vista capitalistico, io quest'epoca della lotta di classe ; in alcuni casi questo circolo si spezza per la esasperazione di uno degli elementi, proprio dell'elemento meccanismo dei redditi, che poi ha un suo riflesso immediato sul meccanismo dei prezzi. Cause vengono ritrovati! o in un boom degli investimenti o in quella che Carli chiama e che in genere viene correttamente chiamata una esplosione salariale. Il concetto di esplosione salariale si pone al centro della dinamica di classe negli ultimi venti anni e, io questo modo, copre una grande parte della situazione economico-politica internazionale. In un altro testo, che riguarda la produttività e la distribuzione del reddito in Italia nel periodo '51-'63, a cura di De Meo, testo largamente citato in quel convegno sulla politica dei redditi che ci fu a Fiuggi, si citano dati di questo tipo: cambiamenti strutturali analoghi si sarebbero verificati nell'economia degli Stati Uniti durante gli anni '34-'43 e '49-'57 (per un periodo di 17 anni) e nell'economia italiana degli anni '51-'61 ( periodo che copre 11 anni). Con la differenza che in Italia, nonostante la minore lunghezza del periodo considerato, il reddito da lavoro per occupato, quello che viene chiamato il

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