L"« altcrnati\'a democratica» che Lelio Basso tentò di contrapporre alla linea di Nenni si presentavo, di fatto. come una variante « centrista " della stessa strategia. e tatticamente. proprio al Congresso di Venezia, si manifestò adatta a raccogliere il passo indietro che Nenni, con buon fiuto, fu pronto a compiere, dopo aver fatto i due pa•,i a,anti in direzione della socialdemocrazia e della democrazia cristiana. L"appuntamento con queste forze politiche era solo rimandato, pur con le sconfessioni del momento. Il contraccolpo - la sconfitta elellorale di Nenni al Congresso di \"cnezia, dopo la vittoria politica al Congresso stcs• ,o - trovò impreparati gli oppositori che in quel momento e poi fino al successivo Congresso di Napoli esitarono o non pen,arono di andare (ino in fondo grazie alla loro « maggioranza » assumendo direttamente la re- •ponsabilità della direzione del partito. Tale impreparazione cliHicilmente si può far risalire alla insuHicienza degli uomini, pur non nascondendosi che e-sa ci fu. ma pi111tosto e sostanzialmente alla mancanza di una linea alternativa, che non confondesse le riforme con la rivoluzione, la democrazia col socialismo, la pace con lo « status quo "· Né si può circoscrivere, tale impreparazione. al gruppo dirigente che nel Psi si oppone, a in qualche modo alla politica di Nenni, giacché essa investiva il mo\'imcnto operaio classista nel suo Cllmplcsso e. al di là delle polemiche del momento, chiamava in causa soprallullo il Pci. Si procedeva alla cieca, al di là di particolari spunti di analisi e del senso delle lotte operaie, per quanto riguarda,,a gli sviluppi del capitalismo e dell'imperialismo nelle loro forme nuove. Della stessa situazione dell'Urss, di cui la « destalinizzazione » era il faro-spia, sfuggivano gli elementi determinanti e le conseguenze negative. Il rapporto democrazia socialista-rivoluzione ne risultava scisso anziché rafforzato. Il ritorno a Lenin ( cosi come l'assunzione del leninismo che Rodolfo Morandi aveva proclamato, prima di morire, dinanzi alla gioventu socialista) si risolveva in una pura e semplice copertura formale che Nenni, non a 92 - torto, sconfessava richiamandosi nella ideologia e nella pratica alla continuità socialdemocratica per mettere con le spalle al muro, piu che gli oppositori interni, il Partito comunista italiano. li rapporto fra imperialismo e « coesistenza pacifica n da un lato e « coesistenza pacifica » e rivoluzione dallo altro ( comprese le lotte di liberazione dei paesi sottosviluppati) non veniva neppure aHrontato nei suoi termini realistici. Di fallo, sembrava che lo « status quo", come conseguenza della coesistenza pacifica e quindi, in concreto. dell'equilibrio di potenza, potesse aprirsi un po' alla volta a nuovi equilibri mediante la supremazia eco• nomica e di benessere dell'Urss, che si sarebbe realizzata in pochi anni, e l'incontro fra comunismo e socialdemocrazia. Sfuggiva l'elemento di complicità connesso con tale ,,isione: la mancanza e l'insufficienza di analisi del capitalismo e dell'imperialismo impediva di vedere le nuove funzioni del riformismo (socialista e cattolico) e la portata della ideologia ciel Benessere di fronte alle esigenze internazionali e nazionali della rivoluzione socialista {, della lotta di emancipazione dei popoli coloniali. È nel quadro cli queste insufficienze che, a mio parere, s'inserisce il lavoro del compagno Raniero Panzieri, tutto teso a venirne fuori con graduale ( perché gradualmente conquistata) coscienza. La sua direzione di Mondo Operaio dalla primavera ciel 1957 alla fine del 1958 non è che un momento, una fase di tale lavoro. Per comprendere meglio la posizione di Panzieri a quell'epoca, sarebbe necessario partire da piu lontano, esaminare e riferire su tutto l'arco della sua esperienza politica militante, all'Istituto di studi socialisti e alla direzione della rivista Studi socialisti, alla guida del partito in Sicilia e al settore stampa e propaganda e poi culturale nella direzione del Psi. Questo lavoro esula dai limiti che Giovane critica mi ha proposto. È tuttavia da auspicare che esso venga fatto da chi piu da vicino ha vissuto e conosciuto tale esperienza o abbia modo di ricrearlo per una valutazione politica aggiornata, attraverso le opportune fonti di documentazione. Una traccia dell'attività
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==