giovane critica - n. 15/16 - primavera/estate 1967

gressione da Marx a Hegel, ch'egli propone nei panni d'una revisione del marxismo e d'u,w rivalutazione rivoluzionaria della filoso/ ia; e che s'incardi,w nella sostituzione della contraddizione· metastorica uomo-natura, come fondamento del processo sociale, alle storicamente e strutturalmente determinate contraddizioni sociali elaborate da Marx. In una parola, nella regressione dalla teoria marxiana alla teoria hegeliana della alienazione come ha ben visto Colletti ( Problemi del socialismo, n. 15) a proposito della Dialettica dell'illuminismo di Horkheimer e Adorno. le tesi dei qtiali vengono esplicitamente richiamate da Marcuse, a fondamento di tutta la sua opera. La chiave teorica che spiega la svalutazione di fondamentali connotazioni storico-st.rutturali nell'analisi sociale marcusiana, quali quelle che abbiamo richiamato, è qui. A prova di ciò basti accennare, in questa sede, alla lettura tradizionale, engelsiana e lukacsiana di Hegel, che egli fa in Ragione e rivoluzione, distinguendo metodo e sistema, e identificando metodo dialettico e dialettica hegeliana. E basti ancora accennare alla sua collocazione teoretica « hegeliana n, che, a partire da una « teoria dialettica n della società, elaborata sulla base della dialettica hegelia,w, tende a recepire analisi materialistiche ( Marx e Freud soprattutto) della società contemporanea. Né si tralasci la lettura hegeliano-speculativa di Marx ch'egli ha consegnalo a Ragione e ri\'oluzione (pp. 327-328 soprattutto). Su questo piano u11a proposta di regressione « dalla critica dell'economia politica alla filosofia " si spiega con la cattiva resa dei conti che Marcuse, al pari dei suoi illustri ispiratori, han fatto con la dialettica dell'illuminismo. Pensando di regolare i conti con essa dal punto di vista della dialettica hegeliana, essi non hanno visto che Hegel non è che la vittima piu illustre di quella dialettica; che la sua conciliazione f i,wle con la realtà tedesca rivela « la menzogna del falso progressisnw » della sua dialettica ed una conseguenza intrinseca ad essa, in quanto ultima incarnazione d'un disegno d'unificazione sociale puramente speculativo, proiezione speculativa d'una unificaz:;ione monca e contraddittoria, oppressiva e repressiva, quale quella della moderna società capitalistica. Giuseppe Vacca CRÉTIN f!MV PAll VN HYMN~ NATfONAL - 81

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