i Comunisti e i Fascisti, la Sinistra e la Destra, il Bianco e il Negro, i crociati dell'armamento e quelli del disarmo. Inoltre, in dibattiti al di sopra della media strascicati senza fine, l'opinione. stupida è trallala con lo stesso rispello di quella intelligente, la mal informala può parlare quanto quella informala e la propaganda cavalca al passo con l 'edur.azione, il vero col falso. Questa tolleranza «pura» dell'assennatezza e della stupidità è giustificata dall'argomento democratico che nessuno, sia gruppo od individuo, è in possesso della verità e capace di definire cos'è giusto e cos'è sbagliato, cos'è bene e cos'è male. Perciò, tulle le opinioni in lolla devono sollomellersi alla « gente » [ « the people ») che decida e faccia la sua scelta. Ma ho già accennato al fallo che l'argomento democratico implica una condizione necessaria, cioè che la gente debba esser capace di decidere e di scegliere suJla base deJle sue conoscenze, che essa debba avere accesso alle fonti autentiche d'informazione, e che, in base a ciò, la loro valutazione debba essere il risultato d'un pensare autonomo. Nell'età contemporanea, l'argomento democratico in favore della tolleranza astraila tende ad esser invalidato dall'invalidarsi dello stesso processo democratico. La forza liberatrice della democrazia era la possibilità che essa dava al dissenso effellivo, sia su scala individuale sia su scala sociale, la sua apertura verso le forme qualitativamente cliffo. renti di governo, cultura, educazione, lavoro - dell'esistenza umana in generale. Si tollerava la libera discussione e l'uguaglianza di dirilli degli opposti ai fini di definire e chiarificare le differenti forme di dissenso: la loro direzione, il loro contenuto, le loro prospettive. Ma con la concentrazione del potere politico ed economico e l'integrazione degli opposti in una società che usa la tecnologia come strumento di dominio, il dissenso effellivo è bloccato là dove potrebbe liberamente emergere: neJla formazione dell'opinione, nell'informazione e nella comunicazione, nei discorsi e nelle riunioni. Sotto la guida dei mezzi monopolistici - essi stessi meri strumenti del potere economico e politico - viene creata una mentalità per la quale giusto e sbagliato, vero e falso sono predefiniti ovunque concernino gli interessi vitali della società. Questa è, prima d'ogni espressione e comunicazione, una materia della semantica: l'arresto del disseuso effettivo, del riconoscimento di ciò che non fa parie dell'Establishment che comincia nel linguaggio che viene pubblicizzato e amministrato. Il significato delle parole è rigidamente stabilito. La persuasione razionale, la persuasione del contrario è tulio Cuor che preclusa. Sono chiuse le vie d'entrala ai significati di parole e idee diversi da quelli stabiliti - stabiliti dalla pubblicità dei poteri costituiti e verificati nelle loro pratiche. Parole diverse possono esser delle ed ascoltate, ma, sulla scala di massa della maggioranza conservatrice ( esterne ad essa le 'enclaves' dell'intelligentia), esse vengono immediatamente « valutale » ( cioè automaticamente comprese) nei termini del Linguaggio pubblico - un linguaggio che determina « a priori » la direzione in cui si muove il ragionamento logico. Cosi il processo della riflessione termina dove era iniziato: nelle condizioni e nelle relazioni date. Auto-convalidandosi, l'argomento della discussione respinge la contraddizione perché l'antitesi è ridefinita nei termini della tesi. Ad esempio, tesi: lavoriamo per la pace; antitesi: ci prepariamo per la guerra ( o anche: dichiariamo guerra); unificazione degli opposti: prepararsi per la guerra è lavorare per la pace. La pace è ridefinita quasi di necessità, nella situazione predominante, includendo la preparazione per la guerra ( o la guerra vera e propria) e in questa forma orwelliana, il significato della parola « pace » viene stabilizzalo. Cosi, il vocabolario di base del linguaggio orwelliano opera come delle categorie a priori della comprensione: preformando ogni contenuto. Queste condizioni invalidano la logica della tolleranza che implica lo sviluppo razionale del significato e preclude la chiusura del significato. Conseguentemente, la persuasione attraverso la discussione e l'eguale presentazione degli opposti ( anche quando sono realmente eguali) facilmente perdono la loro forza liberatrice come fattori di comprensione e di conoscenza; essi finiscono piu probabilmente col rafforzare le tesi stabilite e col respingere le alternative. L'imparzialità fino all'estremo limite, il trattamento eguale delle esigenze in competizione e in contrasto è forse una necessità basilare per prendere delle decisioni [ decision- - 67
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