stica. E questo disii, elio di sviluppo ancora una volta va ritro, alo nelle sue ragioni. nel fatto che la classe operaia non è semplicemente una categoria economica, ma è appunto anche un co11cet10 e una realtà politica: e questo contenuto politico del concetto permette di capire perché tra il li, elio economico del capitale e il livello politico della classe operaia possa non esservi una corri ponclenza uni, oca e necessaria. In altri tcnnini, si può dire che non sempre allo stesso livello economico ciel capitale corrisponde una stess« risposta operaia. Questo clipenclc dal fallo, come abbiamo già ricordato, che il livello politico operaio può es-ere autonomo dalle condizioni economiche ciel capitale. o addirittura può imporsi ad esse. Dentro questa affermazione c"è un'indicazione politica di grandissima importanza. E la tesi politica è questa: che il processo rii·olu:ionario è probabile che si aprn non /ad. do.-e il capitalismo è pi,i debole. ma laddove la classe operaia è pi,i forte: supponendo dunque che possa esservi un tratto clistinti,·o che qualifica piu forte la classe operaia rispetto al livello cli sviluppo capitalistico all'interno del quale quel gruppo cli classe operaia si colloca; ed è una tesi d'importanza fondamentale appunto perché rilancia il discorso rivoluzionario a tulli i livelli e permelle cli guardare in modo non passivo, non subalterno, anche alle vicende che piu da vicino ci riguardano. Ora, il problema che mi pare varrebbe la pena di chiarire ulteriormente in questa sede, è questo: Tronti parla di una classe operaia piu forte. Questa è una condizione positiva, necessaria per credere possibile l'apertura di un processo rivoluzionario. Ebbene, in che senso « piu forte »? In che senso si può dire questo della classe operaia? Piu forte per qualcosa che è inerente oggettivamente alla eia se operaia in sé e per sé considerata, oppure piu forte nel senso che quel tale gruppo cli classe operaia è riuscito a darsi io un certo momento della sua storia una espressione politica organizzata, quello che noi chiamiamo un partito? Io credo che la risposta di Tronti sia questa seconda, cioè: classe operaia politicamente piu forte, laddove esiste da parte di quel gruppo, nazionale o internazionale, di classe operaia, una risposta politica a livello 42 - del movimento organizzato, a livello del partito, D'altra parte credo che questa sia l'interpretazione piu probabile della affermazione cli Tronti, dal momento che gli esempi storici che egli assume a sostegno del suo discorso sullo sviluppo politico interno della classe operaia, sono esempi consapevolmente scelti, dice Tronti, ad un livello sociale meno avanzato, il livello sociale della classe operaia francese, per esempio del '48 o del '70, contrapposti al livello sociale astrallamente piu avanzato della classe operaia inglese dell'800, liveUo solo astrattamente piu avanzato proprio perché a quel tipo di sviluppo sociale, a quel tipo di dimensioni oggellive della classe, non aveva corrisposto un movimento politico conseguente, anzi aveva corrisposto quel tale movimento politico che, incarnandosi nel cartismo e nelle altre forme di socialdemocrazia tipica, aveva impedito alla classe operaia inglese la formazione di un partito rivoluzionario. Se queste osservazioni in margine al discorso di Tronti sono giuste, allora io credo che si dovrebbe arrivare ad esaminare il problema delle diseguaglianze di sviluppo che esistono, non solo tra classe operaia e sistema capitalistico, ma anche tra il livello di sviluppo sociale della classe operaia e la sua capacità di organizzazione e di risposta politica. Secondo me questo è un problema che varrebbe la pena approfondire appunto perché ne può derivare una risposta sia teorica sia politica, anche in questo caso, di grande importanza. E, piu in particolare, a questo punto del discorso di Tronti, è ricollegata, secondo me, l'affermazione di quel discorso teorico che lui fa spesso sul « punto medio », che diventerebbe ai suoi occhi il momento piu favorevole all'inizio di un processo rivoluzionario, con un evidente riferimento, io credo, ad una situazione come quella italiana. Punto medio di sviluppo significa che possono esservi delle convergenze di carattere sociale e politico, non necessariamente tutte tra di loro conseguenti, e che su questa convergenza, piu che sul livello in astratto cli sviluppo sociale, si deve puntare per aprire un certo tipo di processo rivoluzionario. Ecco, io credo che Tronti dovrebbe darci un chiarimento proprio su questo punto. Se si può parlare di diseguaglianze nel livello di sviluppo sociale della classe rispetto
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