( realiaaLionc <li una produ,ionc per i bisogni sociali, riforme <lcmocratiche. abolizione delle rendite parassitarie ecc.) entro le finalità piu generali quali: democrazia egualitaria: uperamento della alienazione umana propria della produLionc di merci: emancipazione dell'uomo e reali?--2.azionc cli un umanesimo positivo ecc. La discussione e l'elaborazione teorica si concentrano sul significato di queste concezioni di cui si cerca la prima comparsa nella storia della cultura e in cui si cerca di isolare gli elementi di fondo non contradditori. d) persistente ed approfondita esegesi dei testi marxiani, per raggiungere una definizione completa e fondata ciel metodo di conoscenza marxiano ( definizione del metodo dialettico marxiano; rapporti Marx-Hegel; rapporti .\Iarx-Fcucrbach: dialellico in Marx e in Engels; l'astrailo e il concreto nel Capitale ecc.) e per recuperare in tulla la ua compie ità la concezione marxiana della realtà storica ( rapporti tra struttura e sovrastrullura; significato della lotta di classe; funzione storica del proletariato ecc.); e) realizzazione di una filosofia marxista de!Ja cultura: dimo trazione teorica e pratica che l'opera letteral'Ìa, artistica. filosofica, che le ideologie e i periodi storici della cultura italiana e europea vanno interpretati e definiti secondo principi marxisticamenle fondati; di conseguenza tentativo cli egemonizzare le scienze umane borghesi al fine di inglobarle entro il marxismo. Passività del marxismo teorico italiano. - Questi argomenti. tipici del marxismo teorico dominante in Italia, mostrano che esso ha proceduto e procede nel senso della realizzazione del compito essenziale proprio del marxismo teorico in se stesso? Il primo ettore, volto alla definizione della contemporanea realtà economico-sociale-politica italiana, si occupa di problemi connessi alla strategia del movimento di classe; il secondo sellore si ocçupa della ideologia del movimento e del suo rapporto con le altre ideologie italiane; gli altri sellori hanno a che fare con il metodo cli conoscenza marxista della realtà storica e con le strutlure piu generali di questa realtà. Stando cosi le cose, il marxismo teorico dominante so26 - ol1c11cche il proprio lavoro ha una grande importanza storica per il movimento e in ciò viene confermato dal partito comunista sic so che ne difende e apprezza l'opera, non ponendo veti o scomuniche, non creando casi cli coscienza ( se non in rari casi che non riescono a diventare emblematici di una situazione). Ci sarebbero dunque da una parie un movimento pratico realizzatore e dall'altra un'a11ivi1à marxista teorica che contribuirebbe a creare per questo movimento quella visione della realtà e quelle categorie di pensiero capaci di guidarne le scelte in materia cli strategia e di tattica. Possiamo accellare quanto viene sostenuto? La stretta inerenza elci marxismo teorico al movimento comunista si è realizzata e si realizza in senso pieno e positivo? Oppure si tratta cli un'inerenza di tipo passivo, in quanto il marxismo teorico in realtà non parteciperebbe alla discussione e alla elaborazione della strategia e della tattica, non porterebbe alla luce contraddizioni nuove della realtà storica su cui stimolare e guidare la presa cli posizione ciel partito, non scuoterebbe con le sue ricerche il terreno minato della storia del movimento? La crisi del movimento comunista riveste a questo proposito una funzione decisiva. Essa vale infatti non solo a trascinare nella sua caduta il marxismo teorico tradizionale, m~ anche a rivelarne l'interna debolezza e passività. Infatti la rivelazione della fragilità del movimento comunista, la dimostrazione della sua scarsa presa sulla storia, la crisi delle prospettive rivoluzionarie, l'impossibilità della sua strategia, hanno finito per rendere negativo il giudizio anche nei confronti cli un marxismo teorico che non ha saputo prevedere il fenomeno, ma si è lasciato prendere alla sprovvista e non ha potuto quindi combatterlo. La crisi ciel movimento pone inoltre problemi pressanti di strategia e di lallica sui quali il marxismo teorico dovrebbe essere in grado di offrire qualche luce. Ma si cerca invano nel marxismo teorico ciò che esso avrebbe dovuto dare e non ha di fatto dato: l'illuminazione dell'azione del partito comunista e del movimento in generale nel corso della loro storia, la coscienza critica della strategia e della prassi del movimento.
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