giovane critica - n. 15/16 - primavera/estate 1967

,c,tiario. nei loro oti,alelli, llellc loro borsellc, trenta o cinquanta salari mensili da operia o da impiegata. Se vi informaste, apprendereste che questa incantevole persona, impiegata subalterna di un Commissariato, guadagnava 3 000 rubli mensili, laddove ne pendeva Cacilmente 400 mila nello ,tesso lasso di tempo. Sorprendente. Un comi'agno francese ne fu sorpreso, mi interrogò. Gli risposi: « E' la piccola borghesia che ci accheggia e ci uccide ». In un'epoca in cui non c'era ancora commercio né imprese private, essa vi,·cva bene ed era la sola a vivere bene. Di che? Di bu·tarellc, di (urli e di speculazione crirninale. Nella Pravda e nelle lzvestia delle due capitali della rivoluzione si troveranno, parecchie volte la settimana in media. i rendiconti dei casi di corruzione, di speculazione e dei « crimini commessi da funzionari sovietici », liquidati dal Tribunale Rivoluzionario e dalla Ceka. Su lolla !"estensione della Russia tra il regime dei Soviet e la piccola borghe ia si verificava un duello nuovo - che 1100 è finito ( per quanto la sua importanza sia diminuita). poiché i processi continuano. Alla fine del 1920 la crisi del combustibile fu terribile. La circolazione stava per cessare sul1e piu grandi lince ferrate ( Pietrogrado-Mosca, ad esempio). Un sacco di officine dovellero cessare bruscamente il lavoro. Era una catastrofe inattesa. Un mese prima si era convinti di avere, le statistiche ufficiali lo attestavano, riserve di legno po,·ere ma sufficienti a fornire uno stretto necessario fissato a priori. Soltanto che le statistiche mentivano, lulla la contabilità di alcune amministrazioni centrali era falsa. Dove era andato a finire il combustibile pagato dallo Stato in viveri e in denaro? Era mai esistito? Dopo lunghe inchieste, nel corso delle quali venne alla luce un casino di frodi, di bustarelle, di falsiEicazioni, di operazioni fittizie, quasi tutto il personale dirigente del Centro Combustibile venne a render conto sui banchi del Tribunale Rivoluzionario di Mosca. Se ricordo bene, ci furono quattro condanne capitali. In parecchi luoghi, in epoche differenti, processi analoghi rivelarono alcuni re112 - tro,ccoa di una crisi del combustibile che avrebbe potuto costar la vita alla Repubblica dei Soviet. Nella primavera del 1921, ebbi modo di conoscere d'assai vicino un caso tipico giudicato dal Tribunale Rivoluzionario Militare di Pietrogrado. Il personale amministrativo di una unità dell'esercito rosso, composto quasi esclusivamente da ex-ufficiali, aveva, per lunghi mesi, saccheggiato sistematicamente l'intendenza e messo in piedi tutta una contabilità immaginaria. << Bisognava ben vivere », risposero in definitiva gli accusati. « Sappiamo, diceva !"accusatore pubblico, che gli stessi abusi si commellono un po' ovunque ». Questi prendevano, in effetti, tali proporzioni, che in due circostanze successive, il Comitato Esecutivo Centrale dei Soviet invitò gli organi speciali a reprimerli impietosamente. Questa volta ancora vi Curono 4 condanne capitali ( di cui nessuna, che io ~appia, fu eseguita). Durante il III Congresso dell'Internazionale Comunista, il Tribunale Rivoluzionario di Mosca ebbe da giudicare, in particolare, un caso curioso, quello di alcuni servizi di Elettrificazione. Si verificò che degli stocks di materiale comprati con oro all'estero erano stati immediatamente venduti alla speculazione, da parte dei funzionari incaricati di conservarli e di ripartirli: quanti ingegneri - degli intellettuali! - posti alla direzione dei scn•izi piu importanti, vendevano per somme favolose - in viveri e in denaro - una dinamo a contadini eroici e intelligenti che elettrificavano essi stessi i loro villaggi. Pochi mesi fa sono stati fucilati una quindicina di funzionari del Tesoro di Stato i quali rubavano, vendevano. dilapidavano le ricchezze a loro affidate. Mentre la farne imperversava! Nel febbraio di quest'anno è stato giudicato il per• sonale superiore del Servizio Municipale di laroslav che dilapidava le risorse destinate alla ricostruzione di questa vecchia città artistica russa, distrutta a cura del s.-r. Sacinkov e di Noulens ... Ma questi esempi abbastanza chiari e precisi bastano.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==