luzione è per un attimo la piu forte, le classi medie e il loro partito rivelano la loro nullità politica, la loro incupacità a dirigere una guerra che conducono con tutta la anima. Il loro liberalismo equivoco e debole non fa che preparare la via alla reazione monarchica. Koléak non fatica gran che a cacciare il Direttorio e a prendere il potere. I costituenti cedono il posto alla dittatura militare di un ammiraglio dello Zar. Sottolineamolo: inevitabile, conforme alla logica della storia, questa dittatura militure non poteva vincere, per l'appunto perché dové governare contro la piccola borghesia. Quando fece fucilare dei s.-r. e dei menscevichi, fu condannata. Fra le classi medie, unico appoggio reale della contro-rivoluzione in Siberia, Koléak fu ben presto impopolare, poi discreditato, poi esecrato. All'annunzio delle sue prime disfatte, il paese tutto si sollevò contro di lui. Mai i contadini ( poveri) e gli operai si erano sottomessi; ma a dare il colpo di grazia al Governatore Supremo fu l'insurrezion~ della popolazione « illuminata " d'lrkustk e l'abbandono dei pretoriani cecoslovacchi ( il cui « spirito democratico » non è stato dimenticato). Con quali forze vive la contro-rivoluzione fece la guerra nel Sud della Russia, sotto Kornilof, Kaledin, Dutof, Krasnov, Denikin e Vrangel? Tre elementi costitui. rono i suoi eserciti: i resti del « Corpo dei Volontari » formato all'indomani dell'ottobre 1917 dagli junkers scappati da Mosca e dagli ufficiali ; la gran parte degli ufficiali dell'antico regime; i cosacchi. Per il numero e il ruolo politico, erano soprattuto costoro che contavano. Uomini del Don, di Terek, di Kuban, d'Astrakhan, i Cosacchi hanno fatto una guerra a morte al bolscevismo prima di sottometterglici si. Perché? Piccoli proprietari rurali, dalle abitudini bellicose, di tradizioni democratiche, non comprendendo nulla del comunismo, diffidenti e ostili nei confronti della grande città operaia, non volevano né la socializzazione delle terre, né una Repubblica Socialista che ai loro occhi assumeva gli aspetti meno attraenti. E sono loro che forniscono ai generali dello zar la carne da cannone. D dramma compiutosi in Siberia, fi rinnova col loro concorso nel Kubaa, io Ukraina, in Crimea. Democratici confusi e limitati, i cosacchi servono la reazione monarchica che non esita mai a spezzare con la forza la loro opposizione. Alla fine tuttavia si stancano, cominciano a comprendere. La gioventu cosacca è passata ai rossi: questo esempio è contagioso. La piccola borghesia rurale clell'Ukraina e del Don, testimone della incapacità e della corruzione dei « bianchi » finisce col preferir loro i rossi ... La piccolo-borghesia delle grandi città e gli scrittori. Durante la guerra civile, le classi medie delle grandi città russe e soprattutto delle due capitali, resistettero del loro meglio al regime dei Soviet e riuscirono a fare al paese un male enorme. La loro resistenza fu quasi unanime, permanente, incessante, Essa rivesti forme diverse. L'elemento attivo cospirava. In tutte le cospirazioni la partecipazione degli intellettuali ( soprattutto universitari) e delle professioni liberali è notevole. I funzionari dei Soviet sabotavano. Gli ex-commercianti, bottegai, uomini d'affari, sensali, commessi, speculavano. La speculazione raggiunse proporzioni terribili e costitui un pericolo sociale, poiché si basava sempre, al fondo, sul saccheggio o sulla sottrazione dei beni collettivi, soprattutto dei viveri, cosa grave in tempi di blocco economico e di carestia! Oppure si faceva la concorrenza nelle campagne all'approvvigionamento comunale, determinando l'alzo dei prezzi, aiutando il contadino ad affamare la città rivoluzionaria. Sino al 1920 loschi affaristi, contando sulla caduta imminente dei Soviet, vissero di commercio illecito, praticato in grande. E malgrado tutte le repressioni, mai cessarono completamente i loro affari. Tutti, infine, sparlavano, bisbigliavano nel far la coda alle porte dei magazzini comunali, negli uffici delle istituzioni di Stato, ovunque, le notizie sensazionali - sul prossimo ristabilirsi dell'ordine -, si davano da fare nel discreditare i comunisti e il proletariato, contribuivano a creare un'atmosfera irrespirabile di odio meschino, - 109
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