giovane critica - n. 15/16 - primavera/estate 1967

Le classi medie nella rivoluzione russa p rima della rivoluzione, la piccola borghesia russa dava al movimento emancipatore i suoi figli migliori. Gli intellelluali russi che, per piu di un mezzo secolo. sostennero contro l'antico regime una lolla mortale, prodigarono reroisrno in tulle le sue forme, fondarono grandi partiti, diedero al mondo e all'avvenire una ~i notevole élite di pionieri - questi intellelluali erano reclutati nella grande maggioranza fra la piccola borghesia russa. A popolare le Università russe, divenute centro di fermentazione rirnluzionaria, erano i figli dei piccoli funzionari. dei medici. dei commercianti, del clero subalterno. Ciò era dovuto a cause profonde. L'antico regime russo aggiungeva ai mali del capitalismo quelli dell'auto• crazia. particolarmente ensibili per le classi medie. Laddove in tulle le democrazie esse sono largamente associate al potere politico e partecipano a loro piacimento ai vantaggi dello sfrullamcnto capitalistico, lo zarismo le aveva allontanate dalla vita politica, private di alcuni diritti elementari ( e in particolare di una rappresentanza nel go- ,·eroo), messe, com'era il caso del Terzo Stato in Francia prima dell"89. in uno stato di inferiorità manifesta nei confronti della nobiltà, dell'alto clero, degli alti funzionari e di pochi plutocrati. Combattendo l'autocrazia, la piccola borghesia non faceva altro che rivendicare il suo 106 diritto all'esistenza. li suo sviluppo era ostacolato dovunque. Persino le sue condizioni di vita erano insopportabili. Soffriva crudelmente per gli anacronismi dell'antico regime. L'assenza di qualsiasi vita politica la inaspriva. ei paesi democratici, queste persone - costill.lenti rutto un sellorc della piccola borghesia, e non dei minori, né dei meno ingombranti - vivono confortevolmente di ciò che si chiama « la vita politica »: giornalisti, avvocati, parlamentari, manipolatori e sfruttatori a diversi gradi dell'opinione pubblica ... Nella Russia zarista, il veterinario intelLigente che si sentiva la stoffa di un leader di partito o di un uomo politico chiamato a giocare un ruolo nella sua provincia, era votato alla piu amara inazione. La stessa attività delle società letterarie, filantropiche o scientiEiche, sospetta al Ministero dell'Interno, era ostacolata in mille modi. E l'insolenza delle caste privilegiate accentuava l'amarezza di una piccola borghesia illuminata, desiderosa delle libertà dell'occidente, nutrita di liberalismo. Poco prima della guerra, capitava ancora che dei medici o dei commercianti si facessero pestare da ufficiali ubriachi: Korolenko l'ha raccontato. Questa situazione creava, soprallullo nella gioventu piccolo borghese russa, uno stato d'animo rivoluzionario. Si era socialisti. Lo si era con passione, collera e dispe-

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