passò quarant"anni nelle prigioni francesi prima che i figli e i nipoti dei suoi carcerieri dessero il suo nome a un viale parigino: Auguste Blanqui. Ciò non significa che esiste nell'uomo qualcosa che gli permette di elevarsi al disopra di se stesso? Se Céline si allontana dalla grandezza d'animo e dall'eroismo, dai grandi disegni e dalle speranze, da tutto ciò che fa uscire l'uomo dalla notte profonda del suo chiuso io, è per aver visto servire, agli altari del falso altruismo, tanti preti lau. tamente pagati. Impietoso nei confronti di se stesso, il moralista si allontana dal proprio riflesso nello specchio, spezza il vetro e si taglia la mano. Una tale lotta esaurisce e non sfocia in alcuna prospettiva. La disperazione conduce alla rassegnazione. La riconciliazione apre le porte dell'Accademia. E, piu di una volta, coloro che scalzarono le convenzioni letterarie terminarono la loro carriera sotto la Cupola. Nella musica del lihro, esistono significative dissonanze. Respingendo non soltanto il reale ma anche ciò che potrebbe sostituirvisi, l'artista sostiene l'ordine esistente. In questa misura, che lo voglia o no, Céline è l'alleato di Poincaré. Ma svelando la menzogna, suggerisce la necessità di un avvenire piu armonioso '. Anche se quanto a lui, Céline, crede che non uscirà niente di buono dall'uomo, l'intensità del suo pessimismo comporta in sé il suo antidoto. Céline, cosi com'è, procede dalla realtà francese e dal romanzo francese. Non ha da arrossirne. Il genio francese ha trovato nel romanzo un'espressione ineguagliata. Partendo da Rabelais, anch'egli medico, una magnifica dinastia di maestri della prosa epica si è ramificata per la durata di quattro secoli, dal riso enorme della gioia di vivere sino alla disperazione e alla desolazione, dall'alba splendente sino al termine della notte. Céline non scriverà piu un altro libro in cui esplodano una tale avversione per la menzogna e una tale sfiducia nei confronti della verità. Questa dissonanza deve risolversi. O l'artista si adatterà alle tenebre, o ·vedrà l'aurora •. Leone Trolekij 1 Questa sacro:,anta av, crsiooc ù.i Trol::ikij per raccadcmismo, di tanto peso nella lingua e nella cultura francesi. è rinvenibile in un altro dei test.i contenuti nella cdiz.ione francese d.i Littérature et Révolution e precisamente nella intervista concessa n Mauricc Pa. rijanin sulla « Jittérnturc prolétaricnnc )> ( pp. 322-331 <lei libro in questione). Verificando una versione francese d_i un suo testo T. incappa in una sfilza <li « quc ,). imposti. si scus:\ il traduttore, daUa sintassi. « Dni. lo sintossi ! !"Accademia!. .. Ma è pedantismo puro», esclama 'f. il quale rammenta l'odio di Flaubert per i « quc >> e con. fessa In propria ammirazione. ncl.l'àmbito della prosa francese, per Flaubcrl e Pascal (sccha qucsi"uhima che lascia perplesso il fedele quanto ingenuo traduttore, che è poi rcstensore dell'intervista). << Aspettate un poco! Quando avremo fatto la rh•oluz.iooe a casa v~ stra, i vostri quc! ... » conclude T .. ancora una volta - qui sul temo specifico del riflcllersi sullo sovrastruttura linguistica della evoluzione deUa base reale - agli anlipodi cU S1alin il cui Il marxismo e la linguistica pure costitu.isce, come ricordava recentemente il Ti.mpanaro, l'unico suo testo di un qualche (limitatissjmo) interesse teorico (al riguardo cfr. comunque l\lAURICE LERov, Profilo storico della li11guis1ica moderna, Bari, Lalerza, 1965, pp. li2-175). RAYMONDQuENAU nel suo Ecrit .,, 1937 (in Batons, chi/fres et lettres, Paris, Gallimard, 1965, pp. 11-26) segnalova, neU'àmhilo del suo allocco alla lingua scrilla e allo grafia lradizionale (cui contrapponeva la necessaria adozione d.i un alfobeto fonetico), il Voyage come « il primo libro importante » in cu.i lo sii.le orale - cioè una trascrizione del parlalo - andava a fondo dalla prima poginu all'ultimn. Riteneva però infelice («asmatica»). in Célioe, la man.ia dei punti di sospensione: poco funzionale cioè al fine prepostosi. 2 Raymond Poincaré, detto anche « Poiocaré-la-guerre », pubblicò i suoi /llémoire, tra il 1926 e il 1933. Fu lui n volere l'occupazione della Ruhr, decisione che gli costò il seggio presidenziale. Ritornò al governo nel 1926-28. costituendo il m.inistcro di « unione nazionale ». 3 I primi tre episodi cilali da T. sono abbaslanza noti. Rochelle era un Cinanzicre « ai margini del.la rispettabilità ». un pescecane in• somma, che, processalo e condannato (1911) per inizialivo di Clemenceau. venne poi assolto. perché protetto in alto loco, in appello. Oustric. uoch'cgli « audace finanziere e speculatore». agi alcuni anni dopo. allorno al 1930. Quando, dopo complicule speculazioni in borsa, venne il suo crollo si apprese che i foncli di cui si ern servito venivano in gron parie dalla Bonea d.i Francia. « che aveva concesso a questo oscuro finanziere un credito di ohre cento milioni di fnnchi » (sui due «casi» cfr. 0ENIS W. BROCAN. Storia della Francia m.o,. derna, Firenze. La Nuova hnlia. 1965. voi. Il pp. 85 e 381). 4 Questo esatto giudizio su un personaggio non centralissimo di unn storia e di una cultura minori, quelle del nostro Ottocento, se rapporlale ai problemi posli dallo sviluppo di ahri paesi europei, confermo per l'ennesima volto l'ampiezza di orizzonti e cli info.rma- - 77
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