giovane critica - n. 14 - inverno 1967

caso spinoso. La maggioranza governativa e l'opposizione responsabile rispettano volontariamente le regole del gioco politico. La principale si enuncia cosi: esattamente come il movimento dei corpi è sottomesso alle leggi della pesantezza, l'azione dei politici è sottomessa all'amore della patria. Tuttavia, il sole del patriottismo ha anche le sue macchie. Un eccesso di indulgenza reciproca genera un sentimento di impunità e abolisce le frontiere tra il lodevole e il reprensibile. Allora si accumulano i gas mefitici che, ogni tanto, esplodono ed avvelenano l'atmosfera politica. Il krak dell'Union Générale, Panama, l'affaire Dreyfus, l'affaire Rochette, il krak Oustric •, costituiscono tappe memorabili della Ili Repubblica. Clemenceau si trovò infangato dal krak di Panama. Poincaré, personalmente, seppe sempre rimanere in disparte, ma la sua politica attingeva alle stesse fonti. Non senza ragione, dichiara di avere per maestro di morale Marco Aurelio le cui virtu stoiche si adattavano mica male ai costumi dell'impero romano in decadenza. « Durante i primi sei mesi del 1914 - si lamenta Poincaré nelle sue memorie -, ebbi dinnanzi agli occhi un sordido spettacolo di intrighi parlamentari e di scandali finanziari ». Ma la guerra, va da sé, spazzò via d'un colpo le cupidigie private. « L'Union sacrée » purificò i cuori. Cosa che significa: gli intrighi e le ruberie disparvero dietro le quinte patriottiche per prendervi una ampiezza sinora mai raggiunta. Piu l'esito della guerra, al fronte, diveniva problematico e piu, secondo Céline, la retrovia marciva. L'immagine di Parigi durante la guerra è tracciata, nel suo romanzo, con un tratto impietoso. Politica, non ce n'è gran che, ma c'è di piu: il terreno vivente di cui essa si nutre. Che si tratti di scandali giudiziari, finanziari o parlamentari, il loro carattere organico, in Francia, salta agli occhi. Dalla tenacia, dalla parsimonia del contadino e dell'artigiano, dalla prudenza del commerciante e dell'industriale, dalla cieca cupidigia del possidente, dalla cortesia del parlamentare, dallo sciovinismo della stampa, innumerevoli fili conducono a nodi che hanno sempre come nome generico: Panama. Nell'intreccio delJe relazioni, dei servizi, delJe mediazioni, delJe bustarcUe camuffate, esistono migliaia di forme intermedie tra il civismo e l'affare losco. Non appena un caso doloroso scalfisce l'irreprensibile tegumento dell'anatomia politica - quali che siano il luogo e il momento - appare necessario procedere ad una inchiesta parlamentare o giudiziaria. Ma ecco sorgere una difficoltà: con chi cominciare, dove fermarsi? E' soltanto perché Oustric fece bancarotta in maniera inopportuna che si scopri come, presso questo argonauta sbocciato da piccoli bettolieri, deputati e giornalisti, ex ministri e ambasciatori fungessero da galoppinj, sotto il loro nome o sotto un nome di paglia, come i documenti fa. vorevoli al banchiere attraversassero i ministeri alJa velocità di un fulmine mentre i documenti che potevano nuocergli si attardavano in cammino sino a quando fossero divenuti inoffensivi. Grazie alle risorse della sua immaginazione, alle sue relazioni mondane, alla complicità dei giornali, questo mago delle finanze realizzava delle fortune, teneva in mano il destino di migliaia di persone, comprava - che parola grossolana, ma intollerabilmente esatta -, ricompensava, sostentava, stimolava, incoraggiava la stampa, i funzionari, i parlamentari. E quasi sempre in una forma inafferabile. E, piu si sviluppavano i lavori della commissione di inchiesta, piu diveniva evidente che l'istruttoria era senza sbocco. Là dove ci si attendeva trovare dei delitti non apparivano che anodine relazioni tra la politica e le finanze. Là dove si cercava il focolaio di infezjone, non si trovava altro che un tessuto sano. In qualità di avvocato, X... difendeva gli interessi delle iniziative di Oustric; in qualità di giornalista, esaltava il sistema doganale che coincideva con gli interessi di Oustric; in qualità di rappresentante del popolo, si specializzava nell'esame delle tariffe doganali. E in qualità di ministro?... La commissione si occupò a lungo della questione di sapere se X..., in quanto ministro, continuava a percepire i suoi onorari di avvocato o se, nell'intervallo di due crisi ministeriali, la sua coscienza rimaneva di cristallo. Che pedantismo morale nell'ipocrisia! Raoul Péret, ex-presidente della Camera dei deputati, candidato alla - 75

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