storica - hanno lasciato in eredità ai loro discendenti una ricca collezione di ornamenti che serve a mascherare il piu testardo conservatorismo. Tutta la vita politica e culturale della Francia si svolge nei costumi del passato. Come nei paesi che vivono di un'ecooomia chiusa, i valori fittizi hanno, nella vita francese, un corso forzato. Le formule del messianismo emancipatore, da lungo tempo separate dal reale, conservano un aspetto elevato. Ma se un po' di rossetto e della polvere di riso su un viso possono essere considerati come una ipocrisia, già una maschera non è piu una contraffazione: è, molto semplicemente, un'arma. La maschera esiste indipendentemente dal corpo i cui gesti e la cui voce le sono sottomessi. Poincaré è pressocché un simbolo sociale. La sua altissima rappresentatività dà vita a una personalità. Non ne ha altra. Tanto nei suoi poemi di gioventu - giacché egli ebbe una gioventu - quanto nelle sue memorie di vecchio, non si trova una solo nota personale. Il suo vero bastione morale, la fonte della sua enfasi gelata, sono gli interessi della borghesia. I valc,ri convenzionali della politica francese hanno penetrato la sua carne e il suo sangue. « Sono un borghese, e nulla di ciò che è borghese mi è estraneo n. La maschera politica aderisce al suo viso. L'ipocrisia, acquistando un carattere assoluto, è divenuta in qualche modo sincerità. Il governo francese è cosi desideroso di pace, afferma Poincaré, da essere incapace di supporre pensieri sottintesi nel suo avversario. « Splendida fiducia di un popolo che veste sempre delle proprie virtu gli altri ». Non è piu ipocrisia, né un falso soggettivo, ma l'elemento obbligatorio di un rituale, come l'assicurazione di sentimenti devoti in calce ad una lettera perfida. Lo scrittore tedesco Emil Ludwig, in occasione dell'occupazione della Ruhr, chiese a Poincaré: « Pensate che non vogliamo, o che non possiamo pagare? ». Poincaré rispose: « Nessuno paga di buon grado n. Nel luglio 1931, Briining, per telegramma, chiese assistenza a Poincaré e ricevette in risposta: « Sappiate soffrire ». L'incorruttibile notaio della borghesia non conosce pietà. Ma se l'egoismo individuale, al di là di un certo limite, comincia ad autodivorarsi, lo stesso avviene per l'egoismo della classe conservatrice. Poincaré voleva crocifiggere la Germania allo scopo di liberare la Francia, una volta per tutte, da ogni inquietudine. Tuttavia, le tendenze scioviniste suscitate dal Trattato di Versailles - criminalmente dolce agli occhi di Poincaré - si sono cristallizzate, in Germania, nella sinistra figura di Hiùer. Senza l'occupazione della Ruhr, i nazisti non avrebbero preso il potere cosi facilmente. E Hiùer al potere apre la prospettiva di nuove guerre. L'ideologia nazionale francese " costruita sul culto della chiarezza, cioè della logica. Ma non è piu la logica arditamente attiva del secolo XVIII, quella che rovesciò un intero sistema. E' la logica avara, prudente, pronta a tutti i compromessi, della III Repubblica. Con la stessa altera condiscendenza con cui i vecchi maestri spiegano i pro• cedimenti della loro maestria, Poincaré, nelle sue memorie, parla di « quelle difficili operazioni delio spirito: la scelta, la classificazione, la coordinazione ». Operazioni incontesta. bilmente difficili. Tuttavia, Poincaré non le effettua nello spazio a tre dimensioni del processo ~torico, ma nello spazio a due dimensioni dei documenti. La verità, per lui, non è che il risultato del procedimento giudiziario, una « ragio• nevole » interpretazione dei trattati e delle leggi. Il razio. nalismo conservatore che dirige la Francia è tributario di Descartes press 'a poco quanto la scolastica medievale lo era di Aristotele. La glorificazione del « senso della misura " è divenuta il senso della piccola misura; il pensiero tende a frantumarsi in mosaico. Con quale amorosa minuzia Poincaré descrive i minimi aspetti del mestiere di uomo di governo! Avendo ricevuto dal re di Danimarca l'ordine dell'elefante bianco, lo descrive come se si trattasse di una miniatura preziosa: dimensioni, forma, disegno e colore di questo ridicolo gingillo, nulla è omesso nelle sue memorie. Con tutti i dettagli di un verbale poliziesco, Poincaré descrive se stesso al concorso ippico, in compagnia della coppia reale britannica. Il pubblico, « voltato verso le tribune dimentica le puntate e le scommesse, trascura i cavalli e ci scruta con insistenza ». Questo deve caratterizzare l'intensità del pa- - 73
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