sua futilità attraverso gli alberghi europei; dei funzionari coloniali francesi abbrutiti dalla loro cupidigia; New York e la sua indifferenza automatica nei confronti degli individui privi di dollari, la sua arte nell'uccidere gli uomini di morte bianca; la nuova Parigi; il piccolo mondo meschino e invidioso degli eruditi; la morte lenta, umile e rassegnata di un fanciulletto di sette anni; la tortura di una ragazzina; dei piccoli benestanti virtuosi che, per economia, uccidono la loro madre; un prete di Parigi e un prete dei recessi dell'Africa pronti, l'uno quanto l'altro, a vendere il loro prossimo per poche centinaia di franchi - l'uno alleato a dei benestanti civilizzali, l'altro a dei cannibali ... Di capitolo io capitolo, di pagina in pagina, frammenti di vita si asso=ano io una assurdità sudicia, sanguinosa, da incubo. n guardare al mondo passivamente unito ad una sensibilità a fior di pelle, senza aspirazioni per l'avvenire. E' questo il fondamento psicologico della disperazione - una disperazione sincera che si di.balte nel proprio cinismo. Céline è un moralista. Con l'aiuto di procedimenti artistici, egli profana passo a passo tutto ciò che, abitualmente, gode della piu alta considerazione: i valori sociali ben stabiliti, dal patriottismo sino alle relazioni personali e all'amore. La patria è in pericolo"! « La porta non è grande abbastanza quando brucia la casa del proprietario ... in Lutti i modi, bisognerà pagare ». Non gli occorrono criteri storici. La guerra di Daotoo non è piu nobile di quella di Poincaré: io entrambi i casi, « il debito del patriollismo » è stato pagato con il sangue. L'amore è avvelenato dall'interesse e dalla vanità. Tutti gli aspelli dell'idealismo non sono che « istinti meschini rivestiti di grandi parole ». Persino l'i=agine della madre non trova grazia: in occasione dell'incontro con il figlio ferito, << piangeva come una cagna cui si siano resi i suoi cuccioli, ma lei era meno di una cagna perché aveva creduto alle parole che le erano state dette per sottrarle il figlio ». Lo stile di Célioe è subordinato alla sua percezione del mondo. Attraverso questo stile rapido che sembrerebbe negletto, scorretto, appassionato, vive sprizza e palpita la reale ricchezza della cultura francese, l'esperienza affelliva e intellettuale di una grande nazione in tutta la sua rie72 - chezza e le sue piu sottili sfumature. E, al tempo stesso, Céline scrive come se fosse il primo a pigliarsela con il linguaggio. L'artista scuote da cima a fondo il vocabolario della letteratura francese. Parte la pallottola, cadono le perifrasi logorate. Al contrario, le parole proscrille dall'estetica accademica o dalla morale si rivelano insostitnibili per esprimere la vita nella sua grossolanità e nella sua bassezza. I termini erotici non servono che a far appassire l'erotismo; Céline li utilizza cosi come utilizza i termini che designano le funzioni fisiologiche misconosciute dall'arte. Già nella prima pagina del romanzo il lellore, imprevedibilmente, si imhalle nel nome di Poincaré: il presidente della Repubblica è andato, a quanto ci riferisce un recente numero del Temps, a inaugurare, un mattino, una esposizione di cagnolini. Questo dettaglio non è inventato. L'ultimo numero del Temps ricevuto a Prinkipo mi reca questa notizia: « M. Alberi Lebrun, presidente della Repubblica, accompagnato dal colonnello Rupied, del suo stato maggiore, ha visitato questa mattina l'esposizione canina ». Evidentemente questa è una tra le funzioni di un presidente della Repubblica, e non vi troviamo nulla da ridire. Per Céline, questo insidioso trafilello non ha per scopo, evidentemente, di glorificare il capo dello Stato. In generale, sarebbe difficile ad un frenologo scoprire un atomo di rispetto nel nuovo autore. Ora, l'ex-presidente Poincaré, il piu prosaico, il pm secco e il piu insensibile fra tutti gli uomini di Stato della Repubblica, si trova ad essere il suo politico piu autoritario 2 • Dopo la sua malattia è divenuto sacro. Dalla destra ai radicali, nessuno cita il suo nome senza aggiungervi qualche parola di riconoscenza patetica. Incontestabilmente, Poincaré è un puro prodotto della borghesia, esattamente come la nazione francese è la piu borghese delle nazioni, fiera del suo carattere borghese, fonte, essa crede, del suo ruolo provvidenziale nei confronti del resto dell'umanità. Sotto apparenze raffinate, l'arroganza della borghesia è come un sedimento deposto nel corso dei secoli. Gli uomini di altri tempi - quelli che avevano una grande missione
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