La meccanizzazione di tutta l'attività sociale e l'estrema concentrazione del potere in presenza di una popolazione profondamente inasprita e disincantata, la cui massa immcn a si adatta passivamente e se la cava senza illusioni, accrescono, al piu alto grado, l'importanza cl.i pochi uomini che esercitano di fatto una dittatura senza controlli, e senza neppure poter conoscere una opinione pubblica. Questi pochi uomini sono ancora dei vecchi socialisti convinti, della generazione formatasi prima del 1917. Possono essere prodigiosamente incapaci, abituati a fidarsi soprattutto dei metodi di forza; ma la loro buona fede comunista non è in questione cd è attualmente la sola e piuttosto fragile garanzia della « linea generale » seguita dalla grande macchina che essi dirigono. Ma non sono perpetui. li regime non permette la formazione di équipes di ricambio; esso porla inevitabilmente al potere degli adattati di seconda zona, che non offrono garanzia alcuna di rivoluzionarismo o di convinzione socialista. Quando, in una maniera o in un'altra, degli uomini nuovi oggi sconosciuti metteranno le mani sulle leve di comando di questo Stato totalitario, dove esso andrà, cosa farà? Sono, questi, punti interrogativi terribili quanto ineluttabili. In alto come in basso una temibile potenza di reazione si accumula. Quali tipi abbondano in basso? essun coraggio civico è tollerato, nessun disinteresse è possibile in una lotta per la vita di una tale asprezza ( ci si sgozza a colpi di delazione per una camera, per una tessera del pane; ci si batte per un posto nel tramway), nessuna opinione pubblica intrattiene uno spirito di moralità collettiva. Le parole scritte sui cartelli fanno sorridere tutti e mettono in ridicolo coloro che vorrebbero prenderle sul serio. L'egoismo si camuffa al gusto del momento e ripete servilmente frasi fatte sull'emulazione socialista. C'è una categoria di convinti, gli stessi che ovunque: interessati gli uni, giovani e sinceri di gioventu gli altri. Ogni giovane integro appartiene per qualche anno alla « generazione entusiasta » per poi andarsene... Le belle qualità dei sinceri sono guastate dalla loro sufficienza, dalla loro ignoranza del mondo esterno all'Urss, disprezzato 66 - in blocco, dalla loro strettezza di pensiero che corrisponde alla bigotteria dei passivi e dei profittatori. C'è inoltre tutta una numerosa gioventu in via cl.i americanizzazione, ebbra del gusto per le cose concrete, avida di lavorare e di godere, scettica sulle idee, egoista e dura ma capace di azioni di massa, perché in grado di unire un individualismo vigoroso piuttosto primitivo al disprezzo dell'individuale. Costoro diranno la loro in avvenire. on una parola cl.i quanto ho scritto che io non possa sostenere, illustrare, dimostrare, purtroppo! Quando ci si trova qui e si leggono avendo negli occhi, nello spirito, nella pelle la sensazione di questa realtà, prose o dichiarazioni di occidentali ben intenzionati ma assolutamente incapaci di penetrare le cose, si prova quello che dovevano provare i soldati della trincea nel leggere le copie dei giornali della retrovia. La reazione in seno alla rivoluzione mette tutto in questione, compromette l'avvenire, i principi, lo stesso bel passato della rivoluzione, fa nascere per essa un pericolo interno molto piu reale al momento attuale dei pericoli esterni di cui si parla - talora precisamente per ignorare i primi. Una rivoluzione socialista cosi malata all'interno troverà, il giorno in cui ne avrà bisogno, un numero sufficiente di difensori e di imitatori all'esterno? La questione è abbandonata. E' indubbiamente da questo male che viene, in larga misura, l'estrema debolezza ( c la divisione) del proletariato nella crisi mondiale. In definitiva, la mia convinzione è che il socialismo non vincerà, qui e altrove, non si imporrà che nel caso in cui si mostri superiore al capitalismo e non nella fabbricazione dei carri armati, ma nella organizzazione della vita sociale; che offra all'uomo una condizione migliore del capitalismo; maggior benessere materiale, piu giustizia, piu libertà, una dignità piu alta. Il compito sta nell'aiutarvelo; il compito sta dunque nel combattere i mali che lo incancreniscono, Il compito è duplice: difesa esterna, difesa interna. Quest'ultima diventa di gran lunga la piu importante. E coloro che chiudono gli occhi sul male si fanno suoi complici per ignoranza, cecità, pusillanimità o interesse. Gli oppositori preconizzano una riforma; hanno evi-
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