giovane critica - n. 14 - inverno 1967

capitalismo. Il socialismo si è affermato in Russia sul terreno, per piu aspetti, meno preparato. Ha rimesso in voga una massa di abitudini appartenenti alla piu vecchia Russia, si è lasciato andare a continuare con tradizioni che risalgono a Ivan il Terribile. Testimonianza di debolezza. Si rimane stupefatti, nello studiare la storia russa, a ritrovarvi i piu minuti tratti dei costumi del presente. E' sempre lo stesso trattamento inflitto all'uomo, la stessa mortale intolleranza, la stessa incapacità ad evolvere, lo stesso orrore della libertà, lo stesso fanatismo burocratico e di governo, lo ste.;50 arbitrio a tutti i gradi della gerarchia sociale, la stessa coercizione implacabile e tenebrosa. Già da lunghi anni, la rivoluzione è entrata in una fase di reazione. ( Cosi come, dopo Termidoro, la rivoluzione francese, pur restando in rapporto all'Europa dell'ancien régime, una potenza rivoluzionaria, come sarà ancora sotto Napoleone, entra in un lungo periodo di reazione all'interno, sul suo stesso terreno.) Non bisogna nascondersi che il socialismo contiene in se stesso germi di reazione. Sul terreno russo questi germi hanno prodotto una straordinaria fioritura. Nel momento attuale, ci troviamo sempre di piu di fronte ad uno Stato totalitario, castocratico, assoluto, ubriacato dalla sua potenza, per il quale l'uomo non conta. Questa macchina formidabile si fonda su una duplice base: una « pubblica sicurezza » onnipotente che ha ripreso le tradizioni delle cancellerie segrete della fine del diciottesimo secolo (Anna Johannovna) e un «ordine» - nel senso clericale del termine - burocratico di esecutori privilegiati. La piu completa concentrazione dei poteri economici e politici fa si che l'individuo sia vincolato dal pane, dal vestiario, dall'alloggio, dal lavoro, e messo totalmente a discrezione della macchina, cui è permesso di trascurare l'uomo e di non tener conto, alla lunga, che dei grandi numeri. Questo regime è in contraddizione assoluta con tutto ciò che è stato detto, proclamato, voluto, pensato durante la rivoluzione propr:iamente detta. Basta rammentare le idee di Lenin sullo Stato-Comune, grande democrazia operaia, democrazia nei fatti e non nei testi, quale doveva essere il sistema dei Soviet. Esso si cristallizza sempre pm duramente. I cambiamenti compiutisi dopo il 1926 sono incredibili: tutti in senso reazionario. Non si concepisce piu adesso che un membro del partito si permetta di porre, in una riunione, una semplice questione politica. L'arresto di un vecchio bolscevico era ancora nel '29-'30 un piccolo avvenimento; adesso non conta piu, resta segreto ed è lutto. L'attuazione del sistema dei passaporti - come non si è mai verificato in altri tempi - significa per il 95% della popolazione del paese il regime di interdizione dal soggiorno nelle città piu grandi; per milioni di abitanti attuali di quelle la deportazione, con tutto ciò che essa comporta di rischi e di sofferenze; per lutti, molto probabilmente, il vincolamento legale al luogo del lavoro, cioè l'abolizione di una delle ultime libertà individuali, quella di spostamento. Chi avesse predetto cose simili due anni fa, sarebbe stato trattalo da folle. ( Voglio sperare che nella pratica ci si urterà con troppe difficoltà, con reazioni molecolari inattese da parte delle masse e che il regime dei passaporti non potrà impiantarsi.) E la menzogna che si respira come l'aria! Tutta la stampa proclamava, qualche giorno fa, che l'esecuzione del piano quinquennale portava a un aumento dei salari del 68% e alla sicurezza dell'operaio: niente disoccupazione. Ma il rublo è sceso di circa trenta volte mentre si produceva questo aumento dei salari nominali; e, in quegli stessi giorni, si verificavano licenziamenti di personale; lotte di una asprezza indicibile si svolgevano attorno alle tessere del pane, l'insicurezza materiale e morale del lavoratore raggiungeva un punto culminante. Cosi incessantemente, cosi per tutto. E' stata necessaria, per arrivare a questi risultati, tra grandissime difficoltà in qualche modo naturali - l'isolamento della rivoluzione, la condizione arretrata del paese -, una lunga serie di errori grossolani che sarebbero stati facili da evitare, si direbbe, se il regime burocratico non avesse esercitato senza sosta, su se stesso, la piu ostinata delle selezioni a ritroso, paralizzato tutte le iniziative e le intelligenze e, finalmente, rizzato quasi tutti contro di lui: tutti coloro che non ne traggono vantaggio direttamente. -65

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