giovane critica - n. 14 - inverno 1967

perfette canaglie, sempre a spiare, a intrigare, pronte a cogliere ogni occasione per qualche brutto tiro. Tutte le lettere sono aperte, tutte le conversazioni telefoniche spiate, tutte le visite osservate. In viaggio, a M..., l'alloggio pone\'a ogni giorno Io stesso assillante problema. Dormire presso genie non compromessa? Ho paura di comprometterli e loro hanno paura di essere compromessi. Presso genie compromessa, parenti di deportati o di imprigionati? Sono sempre in pericolo e moltiplicheremmo vicendevolmente i rischi abituali. E' tuttavia ciò che faccio. Non crediate con questo che svolga una qualsiasi attività illecita. Assolutamcnle. Ho altro da fare. E non c'è nulla, se non attività sporadiche, isolate, poiché la repressione e la provocazione soffocano in bozzolo ogni fermentazione di gruppi. Gli anarchici, i sindacalisti, gli oppositori di ogni sfumatura non esistono che in prigione o in esilio e sono condannali alla scomparsa fisica. Da mesi una voce afferma ora la morie di Racovski, ora queUa di Zinoviev, ora queUa di entrambi: impossibile sapere! Ritorno alla questione personale: che ne rappresenta una generale. La mia compagna non ha resistito a questo regime: inizio di follia, psicosi intermittente, la paura, l'angoscia. Il fatto è che, dopo « l'affare Russakov » descritto da !strati 1 - il quale, se ha detto moltissime sciocchezze, non comprendendo nulla di politica e del grande dramma della rivoluzione, ha forse salvato la vita a tutti noi -, viviamo circondati da una mafia di corridoio che sa di godere dell'impunità. L'insidia, in casa propria, in permanenza, per anni. I yecchi genitori di Liuba, in questo momento, sono piu minacciati che mai, letteralmente braccati ogni giorno: denunce su denunce, provocazioni, rifiuto deUe tessere per il pane. La piccola mafia cerca di privarli dei passaporti, cioè di farli deportare, cioè di ucciderli perché un adattamento, neUe condizioni indescrivibili deUa deportazione, non è piu loro possibile, moralmente spezzati come sono. A questa insidia domestica, si aggiunge l'altra, piu vasta, che si sente costantemente tesa sulle proprie teste. Durante la guerra, in un campo di concentramento, ero costretto a prendere in considerazione la 64 - ipotesi di una influenza mortale o di una palla come ce ne venivano tirate qualche volta nelle finestre. Oggi, arrivo a volte a domandarmi se non si debba finire assasinati cosi o diversamente, poiché esistono parecchie maniere d'esser fatti fuori. E' in previsione di ciò che vi scrivo la presente. Se dovessi scomparire - o che mi si faccia un brutto tiro, legale o altro, o che il caso vi si mescoli in questi tempi di tifo - fate l'impossibile per salvare i due esseri che mi sono piu vicini; Liuba, già ferita al cervello, e Vladi che è un bravo ometto, ben do. lato e merita di vivere. Intendiamoci bene. Io non sono affatto pessimista. Penso che resisteremo come abbiamo resistito finora e che l'avvenire ci si aprirà di fronte migliore. Fiducia neUa vita, nell'amicizia, nelle mie forze - per principio e per temperamento. Ma la fredda ragione, ripeto, costringe a prendere in considerazione il peggio. La mia recente domanda di passaporto era motivata dal mio lavoro di scrittore di lingua e di origine francese ( belga), le pratiche dei miei amici parigini, la psicosi intermittente di mia moglie ( due tentativi di suicidio). Ci hanno risposto per via amministrativa: ce ne infischiamo. Tutto questo può e deve cambiare. Non vi dico nulla a questo proposito, perché Pierre vi avrà illuminato a fondo e intrattenuto da parte mia. Ma se le cose girano male per me, vi prego di utilizzare in tutto o in parte - a seconda delle circostanze - questa lettera e soprattutto la sua portata generale, affiché la lotta che io sostengo nella mia apparente passività e impotenza acquisti tutto il suo significato. Perché si teme di lasciarmi uscire? Perché viviamo in questa insidia continua? Si ha paura del testimone - l'obiettore, l'ideologo. Credo si pentano amaramente, ad esempio, d'aver lasciato Trotskij. Il regime tende, sempre piu, con tutta la sua potenza che è enorme, alla soppressione morale e fisica dell'obiettore quale egli sia, anche ridotto al silenzio ( e io non lo sono del tutto). Questa paura, bisognerebbe dire questo orrore, deriva daUa natura profonda del regime testé creatosi. Una evoluzione funesta si è compiuta e prosegue. Anche il socialismo può avere molti aspetti, persino piu del

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