giovane critica - n. 14 - inverno 1967

piti basso del minimo necessario per sostentare un lavoratore libero con la sua famiglia. Non solo il libero lavoratore ci rimetteva nel suo salario ma doveva lavorare altrettanto a lungo e cosi duramente come gli schiavi. Il movimento delle dieci ore lavorative giornaliere non fu mai capace di farsi strada nel Sud, come era riuscito nel Nord, a causa della presenza degli schiavi. Quando i muratori a giornata di Louisville lottarono per il sistema delle dieci ore, incontrarono un ostacolo insuperabile nel fatto di venir rimpiazzati dagli schiavi. Questo era un metodo tipico, e il movimento delle dieci ore non ebbe successo nemmeno tra gli artigiani relativamente specializzati come i tagliapietre, i carpentieri e gli imbianchini. Subito dopo la Guerra Civile, quando Richard Trevellick e William Sylvis fecero un giro nel Sud per guadagnare iscritti al Sindacato Nazionale del Lavoro, il primo organismo nazionale dei lavoratori in America, essi osservarono che uno dei loro principali problemi erano i miseri salari dei negri e il rifiuto dei bianchi a lavorare con loro, sia pure per il proprio interesse. A Nord gli operai negri erano meno numerosi, ma prima del 1820 la maggioranza del personale di servizio domestico, degli scaricatori di porto e dei marinai erano negri. Venivano anche occupati in numero notevole nell'artigianato, nelle filande e nelle industrie tessili. Nel 1830, quando le prime forme del sistema industriale moderno cominciarono a svilupparsi, il rapporto tra operai bianchi e negri era già fissato. I proprietari e i datori di lavoro degli schiavi ricavarono profitti spettacolosi con lo sfruttamento della mano d'opera negra, sia forzata che libera, tanto meno costosa di quella dei lavoratori bianchi. I lavoratori bianchi furono capaci di conservare una buona piattaforma contrattuale nel Nord, perché l'economia schiavistica della piantagione non era li adeguata alle condizioni geografiche, ma questi bianchi avevano sempre paura che sopraggiungesse un'ondata di mano d'opera negra ad abbassare i loro salari. Vi furono anche tentativi per impiantare delle fabbriche nel Sud, prima della Guerra Civile, con mano·d'opera di schiavi, ma fallirono per ragioni che esamineremo in séguito. Mentre le condizioni geografiche furono la ragione principale per cui lo schiavismo si estinse nel Nord, John Adams, che divenne il secondo presidente degli Stati Uniti, affermò che un'altra causa della morte dello schiavismo era stata la lungimiranza dei lavoratori nordici, i quali non permisero ai ricchi di sviluppare un sistema capace alla lunga di distruggere la posizione economica dell'uomo libero: « Se l'aristocrazia aveva avuto il permesso dalla legge di tenere degli schiavi, la gente bianca comune avrebbe messo a morte sia i negri che i loro padroni [ ... ] La gente bianca comune, o meglio i lavoratori bianchi ( del sud), sono stati la causa che ha reso i negri degli inutili servi ». Invece di capire che i negri erano i loro naturali alleati e vittime dello stesso sfruttamento, i lavoratori bianchi generalmente li considerano con rancore, come la causa del loro disagio economico. Disordini razziali violenti erano cosa comune. L'emancipazione degli schiavi sembrò un vaso di Pandora, che avrebbe inondato le città del Nord di mano d'opera a buon mercato. In luoghi come Filadelfia ( 1820), una percentuale notevole, forse la maggioranza degli artigiani della città, erano negri. Gli artigiani bianchi lottarono per farli escludere dai mestieri specializzati prima, e alla fine ne cacciarono molti dalla città, come risultato di una serie di risse. Il sentimento anti-negro era fortissimo tra le centinaie di migliaia di lavoratori irlandesi, che si trovavano ammassati sulla costa orientale degli Stati Uniti, intorno al 1850-60, come lo erano stati a Liverpool, affamati, squattrinati, senza nessuna esperienza di lavoro industriale. Privi perfino del poco denaro necessario per salire su un treno diretto all'Ovest o per comprare un po' di terra, senza capacità o tradizioni organizzative, gli irlandesi disputarono aspramente ai negri i piti miserabili dei lavori. L'ostilità dei lavoratori irlandesi si intensificò durante la Guerra Civile, quando i datori di lavoro, molti dei quali, giovani borghesi in ascesa, erano stati in grado di comprarsi l'esenzione dall'esercito, portarono con sé i negri appena rilasciati dalla schiavitti, per usarli come crumiri negli scioperi. Gli operai tedesco-americani erano in genere meno pronti alla violenza e agli atteggiamenti contro i negri. - 43

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