giovane critica - n. 14 - inverno 1967

I negri formavano parie della ciurma che navigava con Cristoforo Colombo quando egli scopri il Nuovo l\Iondo nel 1492. Vi erano dei negri Lra gli avventurieri che fecero servizio con i vari conquistadores spagnoli, vagabondanti nell'America del Sud e del Sudest. Un anno prima dell'arrivo del Mayflowcr a Plymouth, una nave olandese depositò il suo carico di schiavi a Jamestown, in Virginia. I negri sono stati un elemento fondamentale della società americana da quei primi momenti, e non è possibile comprendere lo sviluppo dell'America senza comprendere il ruolo economico dei negri. Durante il diciassettesimo e il diciottesimo secolo, quando la maggior parte degli americani erano agricoltori, i negri costituivano la maggioranza della classe lavoralrice non-rurale come della classe lavoratrice rurale. L'abbondanza di terra libera e slraordinariamente a buon mercato nell'ovest rendeva difficile costringere i lavoratori liberi a contentarsi di paghe minime. Gli schiavi, d'altra parte, rappresentavano una mano d'opera forzata in continuo aumento. Dal commercio e dalla vendita degli schiavi fu possibile ricavare quei profitti che sarebbero divenuti i fondamenti del capitalismo commerciale americano, e la base di quella oligarchia sudista il cui potere perdura ancora oggi. Il rapporto economico Lra la schiavitu e l'intera struttura produttiva americana è un rapporto organico ed è la chiave per capire la pervicacia del sistema schiavistico e del suo bastardo, il razzismo. Con il possesso di quatlro milioni di schiavi ( 1860), una piccola classe di sudisti bianchi che contava al massimo 225 000 persone, giunse ad avere quattro bilioni d,i dollari di valore immobiliare, a possedere milioni di acri della migliore terra americana, a controllare le industrie del cotone, del tabacco e dello zucchero, e ad esercitare un potere determinante nel governo federale. Fino a parecchio tempo dopo la Guerra Civile, tutti avevano, tranne i negri, la possibilità di abbandonare le regioni già colonizzate dell'est e di diventare dei pionieri io quella che apparve come una estensione infinita di terra vergine e fertile nell'Ovest. Si può dire che solo dopo il 1840 la classe lavoratrice americana cominciò ad essere 42 - costituita per la maggior parte da bianchi. Fino a quella data, gli schiavi negri e i negri liberi eseguirono tutti i lavori necessari per il mantenimento della economia delle piantagioni; queste comprendevano il mestiere di carpentiere, di fabbro, di calzolaio, di filatore, di scaricatore, e altre incombenze, oltre a quella del lavoro nei campi. In Virginia, la popolazione negra rappresentava il 47% del totale all'epoca della rivoluzione americana. I negri componevano i due terzi della popolazione nelle regioni costiere, ma nell'area che è adesso la West Virginia, formavano meno della metà della classe lavoratrice. ( Le statistiche su queste notizie possono essere trovate in The Black Worker, The Negro and the Labor Movement, di Sterling D. Spero e Abram L. Harris, N. Y., 1931.) Nel Sud Carolina, nel 1775, i negri sopravvanzavano i bianchi nella proporzione di almeno due a uno. Mentre il numero dei lavoratori negri era piu piccolo nel Nord Carolina, anche qui tuttavia la metà della classe lavoratrice era negra, come lo era nel Maryland. Non solo gli schiavi venivano dati in affitto dai loro padroni per eseguire lavori non agricoli, ma anche 275 000 negri meridionali liberi ( negri che erano stati liberati dai padroni, o che avevano comprato la libertà, o erano già figli di liberi) erano lavoratori dipendenti. Gli effetti dello schiavismo sul lavoratore del Sud fu_ rono di grande importanza. Era soprattutto difficile assicurarsi un lavoro fisso. I piccoli coltivatori venivano cacciati dalle loro terre dalla efficienza e dalla superiorità economica delle piantagioni di schiavi. L'abolizionista Cassius M. Clay, cugino del Senatore Henry Clay, uno dei piu influenti senatori dell'epoca, scrisse: « L'effetto del sistema schiavistico è stato di annientare l'operaio bianco e di ridurlo allo stato di bisogno fisico e di sottomissione morale dello schiavo negro [ ... ] Lo stato sta perdendo tutta la sua classe media; il risultato è da una parte una aristocrazia effeminata, e dall'altra una schiavitu abietta. Tutto questo è barbaro » ( citato da Mandel, Labor Free and Slave, p. 29). Anche le paghe dei lavoratori bianchi venivano influenzate dal costo della mano d'opera negra, che era assai

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