Autunno siciliano ( in morte di Mario Alicata) Niente ci accora come il coltello del ricordo. Questa vita, come la terra, è un sepolcro solo di amicizie di affetti di amori. Ci tiene vivi l'odio del falso dello sfruttamento della frode, il nemico di classe, la bianca balena imperialista, i Leviatani rossi da rigenerare ( e se c'ingoieranno, ci faremo rivomitare, tiepidi come siamo per ogni tirannide, vittime predestinate di tutte le guardie). Mario Alleata, come somigliavi al fratello che mi ha dato pili pene! E come somigliavi anche al commissario Rotundano, che cosi elegantemente inquisiva sui nostri delitti! Sarei pronto ad ucciderti, per le tue virtu di mafioso, se non fossi ormai un povero Abele morto prima d'esser fatto fuori da chi non avresti esitato a far fuori. Come siamo fratelli, come siamo tutti figli di questa terra, pronta a rinchiuderci nel sepolcro dei nostri furori. -1
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