Timpanaro e il romanticismo Contro rignoranza u sintetica a priori » p er tutti coloro i quali, dentro e fuori degli studi letterari, rifiutano la tradizionale interpretazione « progressista » della presente storia d'Italia come appendice - o quanto meno epilogo - del Risorgimento, si è aperto io questi anni il problema di una diversa valutazione del nostro Ottocento. lo eHetti il rifiuto dell'impostazione gradualistica non porta aJla eliminazione - e nemmeno, automaticamente, al ridimensionamento - della tematica cui essa viene applicata. Mi sembra per esempio che, non a caso, il libro che io questi anni ha piu tartassato i dogmi della burocrazia « progressiva », Scritcori e Popolo di Alberto Asor Rosa, ricerchi ( giustamente, a mio avviso) le sue premesse nelle scelte, letterarie e non. verificatesi in Italia nel pieno Ottocento. lo questo campo di indagini - anche se io un settore di ricerche molto piu delimitato nel tempo rispetto a Scrittori e P.apolo - si colloca il libro di Swbastiaoo Timpaoaro ~u Classici.3mo e illumini.3mo nell'Ottocenlo italiano 1 • Opera nella quale è presente l'intenzione di svolgere un discorso di piena attualità. Dire che questa intenzione è del tutto realizzata, è il meno che si possa fare, come dimostra fra l'altro la circostanza che Tim10 - panaro riesce spesso a passare - senza alcuno sforzo e senza minimamente aver l'aria di divagare - dal piano dell'approfondimento specialistico a quello dell'argomentazione culturale, nonché politico-culturale e metodologica, odierna. A volte anzi i due piani sono cosi felicemente coincidenti che lo studio monografico o la puntualizzazione filologica sono insieme, direttamente, discorso sul metodo. A me sembra un merito eccezionale, e comunque tale da far si che il lettore - almeno quello un po' saturo del oaziooal-populismo -, acquisisca pagina dopo pagina la convinzione di trovarsi a contatto con una personalità capace di armonizzare - a un livello insolitamente alto - la piu convincente tendenza del ·marxismo ( opposta, per intenderci, a quella di Marx allievo discolo del " professor Hegel ») con una autentica vocazione a raccogli ere quanto di meglio c'è nella tradizione illuministica, ma soprattutto io quella positivistica italiana. Sia detto di passaggio, questi connotati della personalità culturale e ideologica di Timpaoaro sono ampiamente confermati dalla lettura delle Considerazioni sul materialismo che Timpaoaro ha pubblicato sul numero del settemine 1966 di Quaderni piacentini: scritto che, se non altro per l'equilibrio e la semplicità con ·cui vengono dette alcune cose importantissime sul rapporto struttura:
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