giovane critica - n. 11 - primavera 1966

Sade ...), qualche grande conquistatore ( Attila, Cesare, Napoleone), e uh numero molto piu ridotto di umanisti. Tra questi ultimi, in uno dei primi posti, va collocato l'avvocato dell'Illinois grande per la sua modestia e di gran lunga il piu importante presidente degli Stati Uniti, Abramo Lincoln. Sappiamo tutti che il suo nome è legato alla liberazione dei negri e al successo della guerrn fratricida tra il Nord e il Sud. Ad addentrarsi me• glio nei particolari storici, si può vedere che Lincoln si è mosso in questo campo con meno decisione e meno audacia di quanto si sarebbe potuto sperare, e molto piu lentamente e prudentementè di quanto forse non era necessario. Si sa d'altronde che in quest'affare il ruolo dei Nordisti da lui guidati non fu interamente disinteressato. Si sa anche che molti di questi liberatori si rifecero dopo In guerra assoggettando e sfruttando non solo gli schiavi negri, ma anche i bianchi. Ma nonostante ciò è ben noto che non solo il rappresentante ma anche l'incarnazione vivente dell'ideale di libertà e di giustizia per le generazioni americane successive è rimasto e rimane la grande figura di questo indomabile lottatore che si mosse sul suo vittorioso ca-mmino in nome della libertà, della giustizia, dell'unione e della democrazia, e che cadde assassinato nel suo palco del Ford Theatre a Washington. Esiste un criterio quasi infallibile per conoscere lo atteggiamento di un popolo nei confronti dei suoi capi e delle sue guide: i soprannomi coi quali essi entrano nella storia. Alla fine del X secolo la dinastia carolingia si chiude col caratteristico personaggio di Luigi V, « il fannullone ». Con un altro soprannome, quello di Carlo « il temerario », l'ultimo duca di Borgogna entra nella storia; sinistro riflesso della sua crudeltà, l'immagine conservata dalla memoria popolare della figlia di Enrico VIII è quella di u Maria la Sanguinaria ». Ma il nomignolo piu straordinario è forse quello con cui il popolo ha battezzato lo zar Ivan : i feudali da lui depredati senza pietà gridavano alla ferocia, alla crudeltà, all'implacabilità. Il popolo lo chiamò u Il Terribile ». Ecco quindici soprannomi americani che sono stati tramandati, tutti a proposito di Lincoln. Essi individuano l'immagine di Lincolo dalla sua apparenza sino all'essenza del suo ruolo storico. Cosi lo vedevano i suoi contemporanei: « il grande liberatore n, « il presidente liberatore », « il presidente martire », « il saggio di Springfield », « l'uomo del suo popolo », « il gran cuore », « lo onesto Abe n, « il Vecchio n, « Padre Abramo », « Vecchio Abe », « Zio Abe », « l'avvocato dalla risposta pronta », « il dittatore » ( un soprannome ostile che viene dal Sud), l'ironico « Perticone », l'avversario « Corro >>. I due ultimi riguardano l'apparenza. Ma com'era, io definitiva, quest'apparenza? I registi americani sanno scegliere con grande intelligenza gli attori cui affidare l'incarnazione di personaggi di origine letteraria o nati dalla loro immagine personale. Gli aspetti che J oho Ford fa assumere all'attore 1 che sostiene la parte del passeggero dal cappello bianco ( Ontbre rosse), del predicatore Casey ( Furore) o del capo prigione ( Il prigioniero dell'Isola degli Squali) sono amr\lirevoli e ad ogni volta diversi e inaspettati. Lo stesso per Victor Mc Lagleo nel Traditore o per Thomas Mitchell, dottore ubriacone di Ombre Rosse e Uragano. Questi registi, e Ford innanzitutto, sembrano limitarsi a seguire l'insegnamento della storia americana, che ha innalzato ad incarnazione del suo ideale, con una intuizione stupefacente e che stavo per definire di artista, proprio il personaggio di Lincoln. La stampa mondiale ha scritto un giorno, a proposito di Papaoio, che era impossibile immaginare un personaggio meglio indicato per la conquista del Polo Nord. Ma incaricate un qualsiasi maestro dell'arte di « rendere vivi » i monumenti storici, di immaginare un uomo adatto, privo della falsa enfasi o del falso patetismo del portatore di ideali della democrazia americana, e non gli sarebbe mai venuto io mente di creare una figura cosi stravagante il cui aspetto ricorda un antidiluviano semaforo di segnalazione, un mulino a vento, uno spaventa- - 67

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