una collezione di testi e documenti, Paolo Gabelli sta preparando un volume su Eisenstein che costituirà una messa a punto molto completa su questo regista. Nel. l'attesa, ci limitiamo piU mode5tamente a pre,entare qualche testo disparato, di origine e momenti diversi, in genere po. co noti, oltre che del tutto inediti in Italia. Per cominciare, un testo t·ratto da Rusia en 1931, un libro di viaggio scritto da César Vallejo nel 1931, e pubblicato col sottotitolo RcOexiones al pie del Kremlin dalle Edi:.ioni. iber<>americane Ulises, nello stesso anno. Questo testo, relativamente poco il. luminante per l'opera di Eisen.stein, è invece del massimo interesse per quella del grande poeta peruviano, uno dei piri grandi di lingua spagnola di questo secolo. Come quello di molti altri intellettuali stranieri passati in Russia ne&li anni '30 (ma tuttavia con maggiori giusti/icariani, se non altro cronologiche. che non ·; viaggiatori degli anni tra il '35 ·e il '40, i Niwn o i Bloch, che non videro, o non vollero vedere, oltre quello che veniva loro mostrato) anche la visione che ha Vallejo della Russia è entusiasta e a-cri. tica. In essa, patria del socialismo, egli ritrova quell'hogar uni.versale, la « cosa • che è al centro delle sue nostalgie e delle ,ue predizioni, famigliari e sociali. Che egli esalti nei film di Eisenstein (che fu, racconta, Majakovskij a invitarlo a vedere) proprio il tema del lavoro è al. trettanlo signi.ficafivo. Egli sarà enormemente influenzato da questo viaggio e dalle impres,ioni. che ne ha derivalo, e il tema del lavoro e del ,oci.alumo hogor uni.ver,ole diventeranno temi /ondamen,. laU della ,ua opera futura (Poemas humanos; Espa.iia, aparta de mi este caliz). Rùroveremo addirittura termini. e esprarioni. di questo brano ,u Euenstein in alcune ,ue poem. Il lavoro, la cosa, lo •forzo entusiasta della ma,,a, il ,acrifi.- cio collettivo - rinfluenm di Euenstein cinematografico in Eisenstein è il meccanismo sociale del lavoro, il suo modo di realizzazione umana: come si fa e come dovrebbe essere fatto il lavoro da parte dei membri di una collettività. Il lavoro, cosa di un uomo solo, o di molti, o di tutti gli uomini? Aspro e insieme piano enunciato, questo che Eisenstcin espone e risolve dialetti<;amente nel suo cinema. Il lavoro fu individuale nell'era presociale degli uomini, ma cominciò poi ad essere sociale, il giorno in cui ebbe origine la collettività umana. Di piu: è il giorno in cui per la prima volta si unirono due uomini per lavorare, che nacque il primo germe di società. li lavoro, padre della società umana. Il lavoro è nell'uomo un fenomeno essenzialmente collettivo, un atto di moltitudine. Tutti debbono lavorare. Ma quali sono, di fatto, le modalità sociali della produzione economica attuale? Eisenstein arriva allora al dramma sociale del lavoro, originato dalla malvagità di alcuni uomini per i quali lo sforzo della produzione deve essere compiuto unicamente da certi strati sociali, mentre altri hanno una specie di diritto a non far niente, e per questi ultimi, d'altro canto, la ricchezza creata dal lavoro deve seguire nella sua distribuzione un sistema inverso a quello della sua produzione. Quelli che la producono percepiscono appena un 5% della produzione, mentre a quelli che non la producono tocca il 95%. La lotta fra gli uni e gli altri è la lotta di classe in tutti i luoghi quotidiani della convivenza: la casa, la strada, la chiesa, la campagna, l'officina, il cantiere, la caserma, l'ufficio, la banca. E' lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo. Le forme piu violente del dramma sociale del lavoro sono la fame dei lavoratori, il lusso dei parassiti, la protesta delle masse, il loro massacro da parte dei loro sfruttatori, l'insurrezione e la presa di potere dei produttori e la conseguente reazione degli altri. Insomma, la socializzazione giusta e integrale del lavoro - nella produzione della ricchezza e nella sua distribuzione - costituisce il secondo aspetto cinematografico in Eisenstein. La socializzazione è la edificazione socialista fatta dal proletariato, la collettivizzazione infinita della vita da parte dei lavoratori. Il socialismo. A questo punto Eisenstein arriva aJla glorificazione del lavoro. Non si tratta però del lavoro come mito che ha le sue radici nell'origine della società umana, punto di partenza dello sviluppo totale dell'arte eisensteiniana, ma del lavoro come mito che ha le sue radici nel futuro. Questa è la festa della speranza, della fede, dello sforzo, della buona volontà, di giustizia pratica e di amore universale. Come si vede, i due momenti cinematografici di Eisenstein non sono altro che forme e modi di determinarsi dialetticamente del leit-motiv rappresentato dal lavoro, base di ogni opera d'arte come dell'apparato sociale della storia. Questo leit-motiv abbraccia e impregna tacitamente - per onnipresenza - l'intero sviluppo dell'opera di Eisenstein. Le immagini del lavoro! L'artista è stato quasi sempre perfetto nella selezione, composizione e découpage delle immagini. Qui, piu ancora che nel contesto - 61
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