giovane critica - n. 11 - primavera 1966

documenti Nella numerosa e sempre crescente /elteratura eisensteinicma (di e su Ei.senstei"n) si possono ancora fare scoperte interessanti. Il di.sgelo lw provocato in Russia una rllaluta::.ione generale del grande regista che ha i suoi effetti, tra faltro, nella pubblica:.io11e di testi tenuti da Ei.se,tstei11 nel cassetto per ragioni di,. t·erse, ma fo11damentalmentc [>Cr preoccupa:ioni di carattere politico. Cosi, ad esempio, il bellissimo testo su John Ford e Young ~lr. Lincoln (« Alba di gloria»). E anche se Eisen.steiri non è, oggi, un regi.sta di moda (per molte e svariate ragioui. di cui le principali sono di ca. ratiere stilistico: i giovani registi e i giovani critici hanno oggi altri maestri, il pia110-seque11:a ha messo in cri.si il montaggio, la grande composi=ione è ram, a t·antaggio degli appunti veloci e dei discorsi diretti) pure gli studi su di lui continuano ad aumentare con una certa regolctrità. Per la rinascita del Nuo\'O Spettatore Cinematografico in forma di 60 - Due fìlm di Eisenstein e ome aveva fatto nell'lncrociatc,re Potenikin, Eisenstein realizza nella Linea generale una rivoluzione dei mezzi, della tecnica e dei fini del cinema. Quella che Eiscnstein prospetta è un 'estetica del lavoro ( non una estetica economica, che è nozione strampalata e assurda). Il lavoro si erige cosi a sostanza prima. genesi e destino sentimentale dell'arte. Gli elementi tematici, la scala di immagini, il montaggio, il taglio della composizione, tutto nell'opera di Eisenstein parte dall'emozione del lavoro e ad essa partecipa. Tutto in quest'opera ruota attorno al mito nuovissimo della produzione: la massa, la classe sociale, la coscienza proletaria, la lotta cli classe, la rivoluzione, l'ingiustizia, la fame, la natura con le sue materie prime, la storia con la sua dialettica, materialistica e implacabile. Cosa vediamo e sentiamo al fondo di queste forme del processo sociale? Il lavoro, il grande ri-creatore ciel mondo, la tensione delle tensioni, l'atto degli atti. Non è la massa l'elemento piu importante, ma il movimento della massa, l'atto della massa, cosi come non è la materia la matrice della vita, bensi il movimento della materia ( da Eraclito fino a Marx). Eisenstein, che sta per realizzare un film sulla teoria del materialismo storico, si è soffermato nella Linea generale e nell'Incrociatore Pote,nkin sul leit-motiv del lavoro servendosi, per tradurlo in film, dell'intero apparato sociale: lo Stato - reazionario e rivoluzionario -, l'esercito e il clero, la burocrazia, la marina, la borghesia, la nobiltà, il proletariato, la fabbrica, la campagna, la città, il trattore, l'aeroplano, la ricchezza, la miseria. Perché questi diversi fattori sociali non sono altro che creazione del lavoro. Senza di questo, la società umana è impossibile, il lavoro è padre della vita, centro dell'arte. Le altre forme dell'attività sociale non sono altro che espressioni specifiche e differenziate dell'atto primo della produzione economica: il lavoro. Questo leit-motiv centrale, Eisenstein lo tratta in vari temi. Il primo tema

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