giovane critica - n. 11 - primavera 1966

gc. della Gius\izia, dello Stato "; ciò che è anche mistificante, quando si tace che quella Legge e quella Giustizia coprono ed esprimono la piu grave delle « ingiustizie » e dei « mali sociali »: lo s&uttamento di classe. Per cui non ci sorprende a[fntto la conclusione falsa cd edificante, tipica della posizione socialdemocratica dello autore, del suo « mondo ». Con questo non si vogliono negare al film certi esiti conoscitivi e stilistici: l'illuminismo dell'autore è sincero, non forzato, c'è in tutta la prima parie una genuina indignazione, una vera spinta riformistica; l'incontro fra il pretore e l'ambiente ostile è. preciso, definito; anche la narrazione procede allora con un ritmo netto, pulito, ben squadrato, senza cedimenti. Ma, per l'astrattezza del punto di partenza, una posizione del genere - come abbiamo detto, illuminista - non crea dramma, proprio perché si preclude una spiegazione profonda e dialettica delle contraddizioni reali: richiede quindi il risvolto sentimentale e melodrammatico, scivola conseguentemente in esso. E allora anche il tono narrativo si indebolisce, le orecchiature stilistiche - il western americano, la cadenza naturalistica - non piu sostenute da una passione conoscitiva unitaria, si fanno sentire, « pesano ,, e portano il film a un cedimento completo. Abbiamo fatto questo esempio per dimostrare un punto che a noi sembra essenziale: e cioè che qualunque discorso sul neorealismo, sulle opere o sttllo stile è concludente soltanto nella misura in cui ha presente l'antifascismo come mediazione e finalità storica del neorealismo. Sarii chiaro allora che la crisi politica dell'uno implica la crisi degli strumenti conoscitivi-poetici dell'altro. E ciò in due sensi: a) Crisi dell'« impegno » e del filone di << denuncia ,,. Lo sviluppo della società italiana, la logica di classe che presiede alla ricostruzione del paese in senso capitalistico, lasciano sempre meno spazio al moralismo antifascista, alla sua « deprecazione ,, e indignazione morale non ancorate ad un serio e profondo esame delle contraddizioni reali. Le alternative antifasciste: unità delle forze amanti del p~ogresso e della pace, denuncia della miseria e della condizione popolare, appello ai « valori n, vengono progressivamente assorbite dal sistema. Nel momento in cui il movimento operaio - le sue organizzazioni - entrano in crisi, non riescono a prospettare una risposta realmente socialista e alternativa al sistema, e si integrano io una politica riformi ta, viene a mancare qualunque riferimento e mediazione pratica per una arte « civile » e « impegnata ». La quale, quando vuole essere tale, finisce per far opera mistificatrice e oggettivamente edificante ( contro-rivoluzionaria) io quanto ignora il! condizioni reali ". b) Crisi del « comunitarisrno ,, neorealista. Il rapporto dell'artista neorealista con gli « altri "• col popolo, in quanto iotuiti,,o, non preceduto da un disvelameoto impietoso e da un esame profondo della propria natura individuale - e che era staio accreditalo e autorizzato dall'antifascismo e dalla politica culturale dei partiti operai, massime del Pci, come « rivoluzionario », nuov.i espressione di un artista civile e moderno - si ri,,eld illusorio: un « matrimonio di ragione». L'individualismo e la solitudine, elementi tipici dell'arte e della cultura borghese, proprio perché superati con un atto di amore piu che di convinzione ragionata e motivata, tornano a essere i motivi fondamentali del nostro cinema migliore. In questo senso Antonioni è il continuatore tipico e coerente del neorealismo, ne segna la crisi profonda e definitiva. E, nel contesto crui delineato, si spiega - come una « perdita degli altri " - la presenza del « trascendente " in registi come Rossellini e, per altri versi, Fellini. Quando nella introduzione scrivevamo che la presente ricerca non vuol essere una storia del neorealismo, intendevamo fissarne i limiti e l'àmbito. Ciò che qui interessa, ripetiamo, è la configurazione di una metodologia. ( Riteniamo tuttavia che quanto precede possa esser considerato come propedeutico ad uno studio particolareggiato sul neorealismo, nel senso che sono stati fissati i punti fondamentali dai quali procedere per un'analisi piu specifica, di cui essi rappresentano le irrinunciabili premesse.) - 39

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