ncll"uo1110 il dolore, la paura, la morte esisteranno sempre quali frutti ciel peccato originale », concludendo poi che « nel neorealismo trovano conclusione tulle quelle i,tau,e cri,tianc che conducono !"uomo contemporaneo a sentire anche piu ,·ivamenlc che in passato i vincoli del Corpo .'llistico e a riscoprire nel volto di chiunque gli ,ia pro.simo il volto di Cristo ». ;\'on mancarono tuttavia analisi serie ed oneste che negli anni migliori del nostro cinema tentarono una si• stcmazionc del fenomeno neorealista sulla base della dot• trina e delle c,igenze calloliche. Si rimase però quasi sempre ali.interno di formulazioni tautologiche, che tenta, ano cli collegare il neorealismo alla tradizione cristiana. e ne scorgcrnno pregi o difeui a seconda dell'adattabilità maggiore o minore a questo schema. La teoria piu compiuta viene enunciata da P. Felix A. Morlion, O.P., 14 : « Possiamo riassumere l'essenziale sviluppo del movimento spirituale del neorealismo in quattro fasi dialettiche: 1) nello sforzo di affrontare la realtà umana in una semplice serie di aV\'enimenti quotidiani [ ... ] il creatore cinematografico trova la sua prima ispirazione nello a11eddo110 ,·issuto, nel Calto di cronaca [ ... ]. 2) dopo una o due opere realizzate con questa umiltà. semplicità sincerità dalla scuola neorealista, il creatore ,·iene spinto quasi necessariamente ad approfondire i drammi psicologici individuali ai quali egli accennava nelle prime opere piullosto aneddotiche. Cosi si passa necessariamente dall'aneddotico al psicologico. 3) quasi sempre, nel seguire la linea dell'ispirazione che aHronta i problemi dell'uomo, visto con precisione nel proprio ambiente nel secolo alluale, nella presente crisi del dopoguerra s·i affrontano correnti sociali, problemi economici o politici che toccano sempre ptu vivamente la vita dell'individuo. Cosi [ ... ] si passa dal psicologico al sociale e spesso all'epico. 4) qualsiasi approfondimento che fa uscire l'uomo dal cerchio chiuso dei suoi sentimenti individuali, lo por• ta anche se inconsciamente ad affrontare le forze del bene 18 - ,. del male superiori all'uomo stesso. Cosi anche la dialell ica dell'ispirazione realista porta finalmente dall'aneddotico al tragico ». Quindi « il realismo aneddotico tende con una certa logica interna al superamento di se stesso nell'affrontare il tragico, cioè le forze sovrumane ». La sostanza di questo discorso conclude che il neorealismo è stato arie quando si è acco lato al « tragico », che pone ruomo davanti a forze piu grandi di lui, quando cioè si è innestato « ad una semplice e ricca tradizione umana, frutto di venti secoli di sacrifici e di eroi• smi: la tradizione cristiana »15 • Il pericolo mortale per il neorealismo è quello di « perdere il contatto con le sorgcut i profonde della realtà umana, che in Italia o è cristiana o non è»". Ecco allora che lo studio e l'alleo• zione verso i film neorealisti saranno indirizzati a ricercare se esistano, in ciascuno di essi, quei motivi di ordine spirituale e trascendentalistico che costituiscono « l'elemento fondamentale dell'esistenza »17 • Risulta sufficiente• mente chiaro che - in questa prospettiva - il neorealismo stesso, le sue articolazioni, la sua natura composita e storicamente determinata rimangono non esaminati e non chiariti. Anche in questo caso, ad un fenomeno che va seriamente studiato si sovrappongono schemi esterni, strumentali, che « rivendicano " ma non spiegano, che ideologizzano, mistificandolo, il concreto clispiegarsi del reale. Abbiamo rn1z1ato l'approccio alla critica del neorealismo con la posizione « liberale n e con quella cattolica per porre un'esigenza che queste impostazioni trascu• rano: l'esigenza di uno strettissimo legame tra il nostro cinema migliore e la realtà del suo tempo, cioè l'anti• fascismo e la Resistenza. Già Umberto Barbaro ammo• niva: « non si può intendere pienamente il neorealismo del film italiano se non ci si rifà allo spirito dell'antifascismo e alla sua storia""· Ora, come ha notato molto bene G. Oldrini ", anche la posizione crociana e quella c&ttolica vedono il legame con la Resistenza: però, dalr una considerata come fatto « spontaneo », dall'altra come « reazione a ogni violenza e ogni oppressione »'0 •
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