L2 promozio,1c cli effetti voluli: 5) Il sos1geno alla conferenza [n. d. t.]. 11 f: opportuno essere d'accordo, anche se con q·ualcbe riserva e per scopi prdagogiei, con alcuni autorevoli studiosi sul fatto che « il no, antanovc per cento delle parole usate per parlare ad un bambino. non hanno per lui altro signi{icato se non quell\) di procurargli piacere, come espressione di attenzione nei suoi confronti». Inoltre. prima dei sci o sette anni, i bambini « non sono in grado di fissare nella mente un significato senza speri• mentarlo per mezzo di simboli percettivi, siano essi parole o cC'sc••• Per cui il bambino desidera naturalmente parlare o che gli si parli, se gli si chiede di stare ancora seduto, anche se per pochi minuti" (W. E. Urwick. The Chih/'s /1/ind, pp. 95, 102). 12 Le Lan.gage ( 1922) pp. 163, 165, l 82. Tr. inglese Lariguage (192-1), parte li, cap. IV. 13 i potrebbe fare un~cccezione per il Professor Delacroix, che, nel suo Le Langage et la Perisée (1924), dedica uno spazio considerevole a quest'argomento; tuttavia egli tratta la funzione emotiva con spirito puramente accademico, senza tener conto dei considerevoli effetti cli essa sul discorso pili di quanto non fac• ciano i Positivisti logici ( clr. Carnap, The Logica! Syntax o/ Language. 193i). i veda il detto cli Nietzsche: « le parole che si riferiscono a dei valori ,0,1 sono che bandiere piantate su quei luoghi comuni, nei quali si era scoperta una nuova beatitudine, un nuovo sen• timento ». 15 K. Stephen, The Misure o/ Mimi, p. 19. 16 Bcrg on, La Perception. clu Chan.gement, p. 12. 17 K. Stephen, op. cit., p. 22. 18 ~Irs. Sthepen scrive cli questo problema con molta chi a• rezza. Cfr. pp. 57-61 in particolare. 19 Possiamo rinviare a The Foundations o/ Ae$thetiC$, citato in precedenza, chi desideri approfondire il problema. 20 Invece di 'appropriato' avremmo potuto dire 'prezioso'· Ma poiché il valore di un atteggiamento dipende in parte dagli ahri atteggiamenti possibili, e in parte dalla misura in cui esso lascia aperte delle possibilità ad altri atteggiamenti nei confronti di altre circostanze, usiamo il termine 'appropriato', comunque non per implicare un codice rigoroso degli atteggiamenti appro• priati a qualsiasi circostanza. 11 termine ' atteggiamento' doVTeh. be, in questa discussione, essere inteso in senso largo, come desi• gnantc cioè tutti i modi in cui gli impulsi possono essere disposti alrazione, comprese quelle particolari disposizioni dalle quali non risulta evidente nessuna azione, e di cui spesso si parla come di '!!!lati d'animo estetici' o di 'emozioni estetiche'. 21 Clr. eap. X, pp. 239-40 infra; vedi anche Principle, o/ Uterary Cri.,ticiw,, capitoli XXIII-XXV. 80 - dogana Riviste LA CITTÀ FUTUIIA, n. 10/11, 12/13, 14, Roma, 1965, L. 200 cadauno. . on c'è dubbio che La città futura costituisca oggi, specie dopo l"assunzionc della direzione di Rinascita da parte di G. C. Pajctta, Ja migliore pubblicazione periodica di parie comunista. Per organicità interna, per l'impronta comune ai contributi redazionali, costituenti un assieme politicamente unitario e coprcnle una vasta estensione problematica, per ]a selezione accurata dei collaboratori esterni (tutti nomi 'spinosi' della gauche), per la stessa versione gra• fica, poggiante sulle belle copertine di Enzo Ragazzini e su un inte]. ligente uso dei disegni (da Siné a Chaval), cosi funzionale e movimen. tata. Si tratta evidentemente del risultato di un lavoro politico, uno degli strumenti a dispo!-izione del dinamico gruppo dirigente matu• ratosi nella Fgci in questi ultimi anni. per intenderci quelli della rot• tura del monolitismo all'interno del Pci. Cui guardare cioè con ottica né 'letteraria' né filistea (di clù dicesse: )o provo sul mio possente torace di rivoluzionario, mi sta stretta e perciò la butto via) ma co. mc a una rivista politica. Constatazione cui è legata una serie di do. mandc, purtroppo dcslinate a rimanere tali. Qual è la sua tiratura? Attraverso qualj canali specifici passa? Jn quali ambienti è letta prevalentemente? In che misura si limita a cristallizzare il punto di ,,ista del gruppo dirigente lo Fgci contrapponendolo olla « Unea uf(i. ciate » del Partito ovvero si interseca nel dibattito politico attualmente in corso nel Partito stesso confortando eventuali opposizioni latenti o gruppi minoritari dissidenti? (Gli amici de La città futura non se l'abbiano a male; non usiamo certo i] termine « contrapposizione» con intenti provocatori; troppo lampante è la differenza ogge1tivn, di con• tenuti e di tono, fra le loro pagine e quelle della restante stampa comunista.) Quanto alla strutturo della rivisto essa si presenta cosi a.rlicolata: un Condo, solitamente firmato dal direttore (Achille Occhetto), nel quale si affronta un tema o uno scadenza politica di rilievo strategico; attorno al fondo ruotano, come in una costellazione, arricchendolo e complicandolo, altri inten•enti redazionali, da quelli di Pio Marconi, di Claudio Petruccioli, di Michele Figurelli (lo specialista di economia) a quelli di Augusto Illuminati (il cui nome non figura in reda• zionc ma la cui presenza è assai marcato). I singoli mcnabò sono com-
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