giovane critica - n. 10 - inverno 1966

problemi • • della cr1t1ca Sul metodo 4storico-estetico hegeliano e 'è un punto delle Lezioni sull'estetica in cui le componenti metodologiche dello storicismo estetico hegeliano assumono una apparente o provvisoria forma problematica ( nei limiti, intendiamo, cli un 'avvertenza giustifica• tiva). Proprio all'inizio della trattazione sullo sviluppo dell'ideale nelle forme particolari del bello artistico ( all'ingresso, cioè, della << fenomenologia » dell'arte), la questione del « carattere dubbio del simbolico in mitologia e in arte » porta Hegel alla considerazione di un bivio metodologico, quale sembra risultare, ap• punto, d:i due opposte direzioni :nterpretative dell'arte e dei miti antichi. « La prinia - dice Hegel - considera la mitologia come storie semplicemente este• riori, cht: sarebbe indegno confrontare con un Dio, benché considerate per sé possano essere graziose, amabili, interessanti e perfino di grande bellezza; men· tre non debbono però dare occasione ad ulteriori spiegazioni di piii profondi ~ignificati. La mitologia va quindi considerata solo storicamente, - secondo la forma in cui esiste, - poiché da una parte, per il suo lato artistico, essa si mo• strerebbi: per sé sufficiente nelle sue figurazioni, nelle sue immagini, nei suoi ùèi, nelle loro azioni e nei loro casi, anzi darebbe già in se stessa la spiegazione di tutto mettendo in rilievo il significato delle sue immagini; mentre d'altra parte essa, secondo la sua genesi storica, si sarebbe sviluppata partendo da inizi lo• c;ali e in hase all'arbitrio di sacerdoti, artisti, poeti, e ad eventi storici, favole e tra• dizioni straniere. li secondo punto di vista invece non vuole accontentarsi del lato ooltanto esterno delle figure e dei racconti mitologici, ma sostiene che in essi è im• plicito un senso generale piu profondo che è compito della mitologia, come consi• derazione scientifica dei miti, conoscere dietro il suo velarne. La mitologia do·

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