come la receruione o la lezione di storia se prima non si sia riassunto il cammino del movimento operaio dal, tumulto dei Ciompi a oggi. Nonostante le apparenze, è proprio la prima strada a presupporre una visione globale, organica; mentre la seconda, sentendo la necessità di premettere i Ciompi agli Egizi e A mendola a Visconti, na· sce evidentemente da una concezione « settoriale ». Mah. A me sembra, insomma, che solo la prima strada possa modestamente servire a preparare la via per una nuova cultura (la quale dovrà sorgere organicamente, non certo grazie a noi soli o alle nostre collaborazioni e non collaborazioni giornalistiche). Né si tratta di una strada necessariamente comoda e di tutta tranquillità: tanto per fare un esempio non certo maiuscolo, io adesso nella mia città mi trovo estremamente « inguaiato » per aver attaccato pubblicamente un parlamentare comunista, dopo che questi, in una « tavola rotonda ii sul JI angelo pasoliniano, si era praticamente associato a un prete in un embrassons nous alquanto ridicolo. Traduciamo questa modesta notiziula provinciale su scala piu ampia, e i rischi di un dialogo « aperto » risulteranno evidenti. È comun· que la strada che mi sembra d'aver scelto, ed è diversa dalla vostra. Di qui la decisione di non collaborare a Giovane critica, pur conservando alla tua rivista un rispetto pieno, che mi auguro almeno in parte ricambiato. Meglio non mescolare ulteriormente le carte, meglio smentire la propria fama di « immancabile » ( cfr. p. 79 dell'ultimo numero) e lasciare ai giovani assetati di purezza come l'amico Cannella un'oasi non contaminata da alcuna macchia, da alcun sospetto : Giovane critica, appunto. Persone come me, che scrivono su riviste « borghesi » o peg· gio, che insegnano nelle scuole statali, bevono cocacola e lavorano per editori non sempre di sinistra, è meglio che non calpestino le aiuole. lo spero soltanto, in tutta sincerità e senza malizia, che non finiate per ritrovarvi sull'alta colonna nel deserto dello stilita bunueliano. Comunque vada, ricordatevi anche di noi, che balliamo nel night club. Ti salu!o cordialmente, e con i migliori aupri, Guido Flnk Ringrntia1110 Guido Fink per la sua lronchczza e lcahò; e per non aver messo del veleno sulla punta della sua spada. pur co,i acuminata. Mario Cannella risponderà implicitamente nel suo stu• dio ldeologin e ipotesi e.5tetiche nella critico riel neorealismo. che Cio11one ~ritica pubblicherò prossimamente. Fare rinv,•ntario delle proprie forze, te~sendo un dialogo serio con tutte le nuove categorie di •fruitori». diagnosticando i tempi di caduta del u. muro » ( caduta positi\la ~ Cesare Luporini acccn• nova ultimamPnte al « mostruoso rdificio clrl dogmatismo » e .,;i lamentava. con l"amarczza di chi è stato costrrtlo - dalla storia - n<l abitare e a parlare in quell'ctlificio. che le sue •macerie,. fos. scro ancora scltanto «parziali») o,•vero poltrire nell'estremismo ••erboso quanlo snobislico ( un alibi?) prorogando l'esame del « muro• ( dei lilm di Visconli e di Anlonioni. ma non solo di quello) n un domani in cui tutti i cittadini saranno • geomclri e carpentieri ,, ? on crediamo che i poli dell'alternativa siano ql1csti. Proprio uno dei nostri principali rollaboratori. Pio Baldclli. ha rcccntemenlc pubblicato un libro su Visconli, salutalo da Sahini come • un'utile tappa» nella denuncia di un • equivoco idcologicJ rd estetico » già compiuta da Asor Rosa per la letteratura. Noi diciamo che continuare a parlare di Vi.sconti come se non ci foMe staia una cri.si ideologica e politica pauroso nel movimento ope• rnio, come ~e ciò non scardinasse alle fondamenta il ruolo e la collocazione dell'intelleltuale, è profondamente deformante. Voi premiate Visconli, noi lo attacchiamo. Alla vostra prospettiva, nelh stima e nel rispetto per una rivista - Cinema nuovo - che resta la pili organica e la pili •classicamente• compiuta d'Italia, ne contrapponiamo un'altra, politica e culturale. Concepita non a 11\volino, ritagliando citazioni: me dal vivo di un'esperienza di organizzazione della cultura - il Cue di Catania e il Circolo « Mondo nuovo • <li Cosenza - che per c5.5crsi s,•olto in provincia non crediamo meno signHicativa. Esperienza cui è legata 1a con~ slot azione del1o svuotarsi dei Cue di ogni funzione e contenuto: la loro azione di diffusione della cultura cinematografica presupponeva appunto la esistenza di un capitale. do investire (in film r in intc.rpretnziooi do offrirne: mi riferisco al neorealismo, H 'serpenlc di 1'1ure• della noslra cultura cinemalogralica degli anni '45.'60), di un mucchietto di 'verità' acqui,itc, oggi finalmente logoratesi. Dice bene Fortini, di non credere piu alla • battaglia ,lclle idee " m• soltanto alle « baltaglie • e alle « idee •· Alla germinazione e ,Ilo sviluppo delle quali, in viola delle (uture • bai• laglie •• contando su un pubblico ristretto ma che esisle (ben pi,i • metafisica • mi appare la nozione di • masse • qua1c emerge, tonlo per citare un emico le cui posizioni sono lontanissime dalle nostre, negli &critti su • il pubblico e la cultura cinematog·ra.fica • di F. M. De Sanclis), è dedicato il nostro lavoro. i;. m. 3
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