giovane critica - n. 10 - inverno 1966

« La quale - continua la Banti, nella sua breve e stimolante recensione ,o - a clispcllo delle intenzioni del Merighi, viene sconvolta dall'intervento di falli drammatici e romanzeschi, inclipcndcnti dalla volontà del diarista ». Tulle le intenzioni tecniche, vecchie e novissime, si frantumano di fronte aU"evidcnza narrativa. Il melocù-amma rancido non resta arginato - sterilizzato - dall'essere, almeno per una buona metà di esso, soltanto « grammaticalmente » supposto, inventato facendo violenza all'univoco decorrere ciel quotidiano. Tullo l"immaginario è reale. e tutto il reale è immaginario. 9 La linea <l':l\ anguar<lia scavala nelle opere di Moravia ( Gli Iridi/ferenti. Agostino. l...udisubbiclien:a, magari Il di..spre:::o, comunque tutto in funzione della finale e< perdita della realtà >> della Noia) o ignora volutamente sia Le, Romana che Lo Ciociara (R. IJarilli) o ne a.sporta c1uanlo. con <1uclla linea. non possa quadrare (E. Sanguineti). 10 ~fora,·ia - certo non a caso - è ' ignorato · in Scrittori e popolo di A. A•or Rosa. 11 Il Michele degli lndiflere11ti agisce dapprima nel senso di quei , a lori che h:1 ereditato per una nostalgia regressiva di purezza, di ccintegrità » di quei valori. I suoi atti cadono nel vuoto, l'azione degenera in parodia. Il lino della llomana sembra procedere in senso inver~o: il suo movimento di rottura è chiaramente progres- ~ista. e arrh·a fino alla co.:-pirazione politica. ·ta il risultato è identico. La pistola che \lichcle punta contro Leo (amante della madre e seduttore dd]a sorella Carla) risulta inceppata « con tutto !"inevitabile quadro clinico che si può facilmente sottindere per il caratteristico atto mancato, proprio come in un moho agevole esempio estratto ad arte dalla Psicologia della' vita quotidiana>> (E. Sanguincti, op. cit.., p. 36). La coscienza che si svuota di ragioni, e.li significati plausibili da attribuire aJla gravità tragica del gesto. non fa che coincidere col mo, i mento segreto deJrinconscio. che per suo conto ha già opposto un ,cto. In altre parole ha creato una (< distanza n tra l'uomo e l'azione che intende compiere, che si rivela incolmabile quanto pili le rC'-Ì'-tCnze reali sono cadute. Analogamente ~1ino si riconosce improv• 'ii;:arnentc ~olidalc col funzionario fascista, durante l'interrogatorio, e dh enta delatore. 11 figlio di un ricco proprietario riaffiora prepotente in lui. Confc~~a: « [. .. ] ho sentito che ero io che lo pagavo, io che lui difendeva. io che stavo dietro di lui come padrone pur standogli davanti come accu:Jato ». L'inconscio - che per Freud è inerte o 24 - tende all'inenio - si erge a difesa dello status quo sociale. La u di. stanza >) si ristal,iliscc immutata. 12 ANTONIO SACCÀ, 't1ggio sullt1 letterature,. italiana attuale, in Nuovi Argomenti n. 59/60, novembre 1962 • febbraio 1963. 13 Ne accenna tuttavia in prcccden7.a, e nei giUsti termini. li KAHL ~1AnX, Opere filosofiche giovanili, Roma, Editori Riuniti, 1963. p. 229. 15 I vi, p. 229: « La proprietà privata ci ha fatti talmente ottusi e unilaterali che un oggetto è nostro solo quando lo abbiamo [. .. ]. Tutti i sensi, fi~ici e spirituali, sono sl3ti quindi sostituiti dall'alienazione di essi tutti. dal senso dell'avere>>. 16 Abbiamo visto la partecipazione alla storia di Mino, nella Romana. fallire. M:i di quale storia si trattava? Nella prospettiva di Adriana l"ordine borghese coincide con l'ordine naturale. Questa sgual. drina timorata aspira ad essere quello che a Mino ripugna tanto di essere. una borghese. La nalura è fondamentalmente immobile; e cosi la società borghese. prefissata una volta per sempre, riprodu• centc il modello. o lo schema, naturale. Per Moravia quella naturale di Adriana << è )\ la prospettiva sostanzialmente esatta, nella quale anche la ri, olla di ~I ino trova il suo posto: il sistema prevede una percentuale di uomini in rivolta. non meno che una percentuale di gobbi o cli omos:essuali. Se di realismo critico si può parlare, esso è di una specie non contemplata nel canone lukacsiano: la società che rispecchia non si sviluppa dialetticamente, fatalmente. verso uno storico fine. Al di sotto della storia, nel mondo di Moravia, la natura continua immutabile. 17 E. Sanguineti. op. cit., p. 130, cita parole dello stesso Dino. La singolare ~tranc1..za per cui oggi un C. Lévi-Strauss può dirsi cc sia marxista che buddista n non è certo una stranezza isolata, limi. tabilc ai convertiti all'antropologia strutturale. 18 Anche se si riferisce a una verifica sul piano esistenziale. 19 Concetto critico esteso dallo Spinella a coprire tutta la produzione d"nvungunrdia (~fAn10 SPINELLA. Un'ipotesi ,li sociologia della let.teratura. in Il /lfe11abò n. 8, 1965). Vedi le giuste riserve di Lconctti~ nella stessa sede. su <Jucsto uso del termine. 26 ANNA 8ANTI. (( l'Attenzione» di ftforavia, in Para8one n. 186, 1965. 4 Francesco si risveglia da un sogno in cui la moglie • gli offre la figliastra. Madido di sudore, col cuore palpitante, accende la lampada, e allunga la mano a prendere un libro sul tavolino da notte, « tra i tanti che vi stavano ammucchiati ». « Era l'Edipo re, in edizione popolare. L'ho aperto alle prime pagine, ho letto:

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