ta di un radicamento nella realtò che non sia quello critico. di critico alla realtà. di nullificazionc dc!Ja stc,sa cd ov- , i,tmcntc di ,e stes•o. a cui il progres•ivo sradicamento e piti ancora la crisi della borghesia e piu in generale dell'occidente hanno inc, itabilmentc portato l'individuo» 12 • In que,ta e,·oluzione, limpidamente dialettica e nece - saria, il Saccà non ha regi•trato i « passi indietro » " ( Il Conformista. Il di.spre::o). che eia un punto di vista ideolog-ic-o.o sociologico. non sono meno interessanti dei « passi anrnti n. Rispecchiano regressi, involuzioni di tulla la realtà politica e sociale ( nella generale depressione e involuzione piu ,emibili a, va Ilamenti), che Moravia intercella in puntiglio,a tensione critica col proprio tempo: nella crisi dell'intellellualc ( e c1ui si parla della tendenza media, o tipica. che è quella appunto ad interessare uno scrittore reali•ta. quale il ì'\oslro) coincidono con un periodo di « occultamento » dell'alienazione. Non bisogna dimenticare che nelropera di :\loravia, per porre la questione in termini chiari. ;\larx si è incrociato con Freud almeno fino alla Noia, romanzo nel quale prevale decisamente un'anali•i delralicnazionc di tipo marxiano: se 1ichelc, Mino, :\farcello (Il Conformista) sono ancora connotati da un quaclro clinico che, per brevità, può essere definito nevrotico, con Dino il senso di colpa ha cessalo di influire sull'orizzonte della coscienza. Dino è Libero dalle determinazioni inconscie che ancora coprono, in gran parte, raueggiamento cosciente di quegli altri personaggi che abbiamo detto, e solo per tale ragione può rendersi conto delle determinazioni oggellive, che agli altri invece rimangono nascoste, o rivelale solo parzialmente. Anche dietro << l'istinto sessuale », nc!Ja Noia, viene captato « il movente economico » che trasforma l'alto sessuale in un « atto estraniato » alla stregua di qualsiasi altra parte dell'attività umana. Cosi se Il Conformista, rispello alla Romana, rappre- •enta un passo indietro nella presa di coscienza delJ'iotellellunle, non lo è tuttavia nell'ordine dell'Attenzione rispetto alla Noia. Il processo di involuzione, là inconscio, qui è intenzionale. Mino e Marcello rono ancora legati alla propria realtà di classe da un oscuro vincolo viscerale. Fran22 - ccsco eredita consapevolmente da Dino un mondo reificato. ella rappresentazione delle figure femminili si avverte compiutamente il senso di questo passaggio. Non piu come « natura pnssiva » anzi « natura senz'altro » la donna si oppone al personaggio maschile. ambiguamente redentrice dalle contraddizioni del mondo sociale per la interposta, cosmica mediazione del suo grembo. Dino ha scoperto che la donna è la creatura reificata per eccellenza. Una scoperta non dissimile da quella degli a ceti medievali, che vedevano in essa un'incarnazione ciel diavolo. La femminilità espropriata dal denaro è il diavolo che perseguita questo moderno asceta. << Poiché il denaro, in quanto concetto esistente e atluale ciel valore, confonde e scambia tutte le cose, esso è cosi la generale cooiusione e inversione di ogni cosa, dunque il mondo sovvertito, la confusione e inversione di tutte le qualità naturali e umane >>". La realtà comincia a sfuggire a Dino quando rinuncia alla certezza del possesso attinto mediante il denaro, e attraverso l'esperienza personale intuisce questa folgorante verità marxiana: il mondo è rovescialo nel contrario, gli uomini sono le ombre degli uomini reali. Non solo i rapporti con gli uomini ( con Cecilia, con la madre) sono sovvertiti da questa intuizione. E' tutta la realtà a smarrire i contorni quando si rinuncia ad avere con essa quell'unico tipo di rapporto possibile in una società capitalistica,._ Ma per Dino ( è anche il limite di Moravia) questa intuita verità non va oltre i limiti di un'accecante rivelazione teologica alla rovescia. per la quale il mondo, piuttosto che rovesciato, è pietrificato nel contrario. L'ombra della nevrosi tuttavia impediva, ai personaggi precedenti, questa lucida discesa agli inferi. Sfuggivano dagli inferi senza conoscerne il fondo, l'ultima ghiaccia u_ L'equivoco, fino alla Noia, stava nel distinguere una << natura senz'altro » da una natura reificata. Sotto le apparenze modernistiche, date soprattutto dall'importanza che si attribuivano all'istinto sessuale e al fattore economico, si respirava un'aria di natura leopardiann « cieca e nel voler matrie:na ,,: il « fetido omoalio » <lrl principio attivo, o storicistico, veniva tacitamente schiacciato, o reintegrato. Soltanto con quel romanzo natura sen-
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