giovane critica - n. 7 - feb.-mar. 1965

massa di materiale che giace sconosciulo nell1Archivio Goethe· Srhiller a \~'l'imar. La 1ravagliata vircnda delle edizioni di ietz. schc dopo il 1888. dal primo tentativo cli Pctcr Cast (1892-91) all'edizione storico-critica useita a partire dal 1933 (ma rimasta inromplrta). rhe su.:ritò tanto scalpore nonché dissidi tra gli stessi curatori. fino all"eclizione riveduta di Karl clechta (1956), che ha portato nuovi dati sulle falsificazioni epistolnri commesse da Elizabeth FOrstcr-Nictzschc. ha deciso ogni ,rolta dell,interprcta• zionc drl pensiero di ·ictz3che. soprattutto a partire dalla sua O(H'ra considerata centrale. I.A.I t•o/ontà di potenza. Ora, dato che di qur..:ta oprra non si può parlare se non rome di una « rostn1zione n mc.:sa su dai <'uratori con delle serie arbitrarie di frammenli po!,tumi. rintere.:.:c cli una rilettura e interpretazione di Nietzsche. come p:ià rilc,·a,·a Jean Wahl. non può non spostarsi su questi frammenti considerati nel loro ordine cronologico. Questa rclizionr ne offre per la prima volt:1 la pubblicazione completa. \uo, a cura a,·ranno pure le opere pubblicate dallo stesso rictz• cche. Dal momento che anche di queste le manomissioni sono 'ltate notevoli . .:i è- rr~o necessario un lavoro di conFronto delle prime stampe e un apparato filologico da accompagnare al testo. [p. m.] Riviste C1.,•;E orER\I\. n. 10-12. Padova. dicembre 1961, pp. 36, L. 300. - C/aa,e operaia discute sul partito. Abbiamo visto veramente come l'azione cli questo gn1ppo po1itico sia un singolare continuo «dialogare>) con il partito comunista; a volte un porre sul piano delle possibilità concrete (l"azione di fabbrica) la propria presa di posizione. Di tutti i gruppi politici che si sono posli alla •inistra ciel P.C.l. questo è il solo, ci sembra. rhe non ripeta i limiti né clclla generica posizione internazionalista, né dell"apparente rigorismo itleologico, ormai ridotto ad uso tattico, o funzionale solo a livello d·opinione. dei gruppi cli sinistra entro il P.C.I. Il ~rnppo cli C/o,.e opernia proviene, invece, eia una ri!'<'a matrire d0 analisi quale Qiwdt>rni Rossi. e se ne è distaccato. proprio nel tentativo di arrivare a verificare direttamente rerte po1;;izioni. e po.:sihilmcnte a <'Ostruire e-on esse. L'analisi non sempre appare chiaramente lineare: ma in effetti obbedisce alla necessità e allo sforzo di non cadere nel facile reperimento d'indicazioni ideolo~iche ormai consuete: e al difficile tentativo ( questo almeno lo addita) di non starcare l'elaborazione di un criterio pramma• ti"o rivoluzionario dall'indicazione teorica. È facile tuttavia per 74 - gli operatori del sillogismo ideologico estrarre la solita accusa di astrattezza e di settarismo. ( In effetti però questa accusa non con• vince pili nessuno, dal momento che ormai essi stessi dalla loro parte hanno perduto nei riguardi del movimento operaio ogni prospe11iva concreta che non sia (J'Iella cli fare svolgere al partito comunista il ruolo e la funzione cli un grande partito socialdemocratico.) È vero che l'uso talmudistico delle citazioni leniniane fotte ai margini può indurre ad un'impressione d,ideologismo, ma il loro uso è polemico, mentre in ogni caso il senso effettivo sta ncll'ana1isi fitta e continua dentro la pagina. In un momento in cui i nuo"i eredi del1'cdueazione storicistica stanno a dialogare con i santi e la confindustria. e si apprestano a proclamare superato il leninismo, senza però avere alcuna prospettiva da sostituirvi, lo sforzo di mantenere ferme e analizzare nello stesso tempo le coslanti generali su cui si è svolta finora la strategia del movi. mento operaio deve essere considerato con la massima attenzione, tanto piu se il punto oggellivo cli partenza resta la lotta di classe. « La ricerca di una strategia nuova della lotta di classe a livello di capitalismo a,•anzato è a11'ordine del giorno. L'urgenza di arri• ,•are a ricomporre, su questo terreno, la prospettiva generale preme sul movimento con la forza delle grandi necessità storiche » .•. <, J\1a per far questo è necessario introdurre sUbito un concetto nuovo di lotta politica operaia in soslituzione di quello vecchio » ••• (< La vecchia distinzione tra lotta economica e lotta politica <leve saltare: salterà cosi un punto cardine su cui si è sempre orientato il riformismo pili moderno. posi-leninista e comunista » ... " [. .. ] fuori dal partito la classe operaia sembrerà politicamente sparita, salvo a ricomparire nei momenti di pili acuta ten• ~ione sociale e in presenza dello scontro generale». È chiaro: si tratta cl 0 istanze, cli esigenze, ma si precisano in un quadro ben definito. e se il cosiddetto ccoperaismo n è un punto provvisorio, un limite d"azione possibile a livello di gruppo, restano le istanze cli fondo con cui si ha eia fare i conti. Oppure si continua a con• si dc rare superato tutto quanto rimanda a questi problemi ( ma a partire da quali còmpiti?), mentre si prcforisce continuare a con• segnarsi ad una situazione in rui si ha tutto da perdere. compreso. innazitutto, il senso della realtà? [p. m.] Rubrica curata da Gianni Amelio. Paolo /llanganaro, Alfon$o Po::i, A11to11i110Recupero. Giorgio Tina::i.

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