prima ancora che regista, il passaggio da Humphrey Cobb a Howard Fast, uno scrittore progressista formatosi negli anni trenta; proprio come in Fast non è casuale il passaggio dal romanzo storico americano (Concetved In Liberty, The Unvanqulshed, Freedom Road, Cltlzen Tom Palne, The Proud and the Free) alla rievocazione del primo grande scontro di classe della storia. e Ero sempre rimasto affascinato - scrive Fast - dalla storia di Spartaco, questo schiavo che scosse la grande Roma dalle fondamenta e che divenne un simbolo immortale della resistenza alla oppressione e della lotta di classe. Non solo ci fu nel nostro tempo la coraggiosa battaglia di Rosa Luxembourg e Karl L!ebknecht e della loro lega spartachista; ma nel corso dei secoli il nome di Spartaco fu sempre sulle labbra dei pill oppressi, dei pill disgraziati e tuttavia degli elementi migliori della società[ ...]. Comincia! a scoprire una meravigliosa continuità fra la prima grande guerra di classe [ ... J e i secoli avvenire. C'era come una scala verso le stelle che l'uomo si sforza di salire dall'inizio della civiltà a oggi, e nessuno scalino manca. Solo che la nostra conoscenza ha dei vuoti ( ...] Spartaco non è una storia nel senso letterale della parola. A quei tempi, e anche in tempi piU vicini, la storia veniva scritta dalla classe dominante per i suoi fini. Non sappiamo quaferma volontà di non cedere alle tentazioni didascaliche, a costo di venire a compromessi con i cltchés del e fllmone, alla De Mille: né si può escludere che tale volontà fosse anche influenzata da un calcolo commerciale, o dalla necessità non solo voluta da ragioni di bilancio, di parlare a un pubbl!co pili vasto. Howard Fast offriva già nelle sue pagine una sceneggiatura e indiretta,, simile a quella ricavata dal romanzo di Cobb: Sp3.rtaco restava in certo senso sullo sfondo, confuso e simbolicamente introvabtle fra le centinata di schiavi croc!f!ss! lungo la via da Roma a Capua; la sua ombra minacciosa ma al tempo stesso eccitante gravava come Sintomo di pericolo e di distruzione sul piaceri e gl! svaghi di un gruppo di giovani patrizi o arricchiti (e la sua disperata avventura si delineava all'inizio nelle vaghe evocazioni notturne del generale Crasso a letto con 11giovane Caio, e della fidanzata di quest'ultimo, Helena, tra le braccia di Cicerone, un intellettuale e cosciente , postosi peraltro al servizio della classe dirigente). Kubrick e Trumbo eliminano gran parte di questi personaggi-coro, introducendo l'ambiente aristocratico e senatorio solo di sfuggita, e concentrando fin dall'inizio l'attenzione del pubbl!co sull'eroe proletario e ribelle, Spartaco: la cui figura si erge sullo sfondo di una Spagna frettolosamente truccata da Roma antic8. come nel pili si nulla di Spartaco, chi fosse e da dove venisse[ ...]. classico del e fumetti., cinematografici. e Una postHo cercato di farlo rivivere secondo quella logica zione meno raffinata, forse, che conduce a pause e della storia che appartiene alla classe lavoratrice e cedimenti narrativi, a qualche ingeriuità e grossolaat suoi alleati, 8 • Senza scosse dunque tale passaggio, nità ·di giudizio e di stutzzaztone, ma capace di susCtma non senza coraggio: specie se si pensi che il ro- tare [ ...] uno sdegno vtvo e virile di chiara efficacia, manzo, scritto in prigione dopo che l'autore aveva un'ansia di rinnovamento, 1 • La vena più autentica partecipato ai fatti di Peeksk!II, non aveva trovato del regista si avverte d'altronde nella pittura assai alcim editore negl! USA ed era·stato stampato a spese chiara degl! intrighi e delle sorde lotte in seno alla di un gruppo di sostenitori; e ancor p!0 ove si tenga classe sfruttatrice: da un lato la vecchia aristocrazia presente che la sceneggiatùra venne interamente af- senatoria, difesa dal generale Crasso, interj)retato· da fidata a un altro elemento da e liste nere,, Dalton· Laurence Olivier; dall'altro 11ricco Gracco - un ma-· Trumbo. La riduzione del romanzo rivela peraltro la glstrale j:,aughton - · e Il suo· giovane e ambizioso 50 -
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