giovane critica - n. 7 - feb.-mar. 1965

di inserirmi qualche verso nella sua rivista, s'intende sempre se Lei crede opportuno, di presentarmi Lei, come di solito fa con altri [ ...) >; e [ ... ] nella speranza che si ricordi di me [---1 quale Isolano isolato>. - 2° tempo, siamo nel '63: e (---1 Ora te ne vieni con vocaboli fessi (accademici), 'coacervo', 'consuntivi ' moraleggiandomi (fradicia retorica) su cose sapute, e, se avresti capito bene, avresti arrivato nd'. afferrare il mio intento di rinnovamento [ ...] Inoltre ti prego di non pubblicare un solo verso senza il mio permesso. L'Editrice, che sono in trattazione potrebbe darvi noia >. Di mezzo c'era, si capisce, una mia mezza e motivata riserva su un dattiloscritto di poesie. Ma si noti in cauda venenum. Il mio giovane amico-nemico fa ormai l'occhio di triglia all'c Editrice> {altro che e isolano isolato>!); quella che nel frattempo (si ricordi che siamo a spalla del convegno avanguardistico di Palermo) ha avuto modo di lanciare nel mondo degli scandaletti letterari I giovani (sono appunto gli amici del mio giovane Interlocutore) della e Scuola di Palermo>, i Di Marco, i Testa, i Ferriera ... Morale: è nata, appunto in Palermo, una nuova generazione di siciliani: quelli e avanguardistici >, che si fanno dolcemente scoprire e si dispongono a fare da graziose cavie agli esperimenti del neocapitalismo (milanese) ... Il provincialismo allora dell'ant!provincialismo? Forse, e forse di più e peggio: li provincialismo che si appresta a qualunquistizzare li progetto, la volontà di un rinnovamento sociale e socioculturale se mai c'era, e certo c'era, nel contributo di tanti e tanti siciliani (onesti), operanti, tra fatica e speranza, fuori e dentro l'Isola. 10La Sicilia-Universo. Per fortuna stasera un autentico lavacro di commozione purificatrice. Alla ' Casa del Popolo ' di via Andrea del Sarto un recital di Ignazio Buttltta e di Cicciu Busacca. Contatto diretto con l'anima popolare, con le remote radici della nostra terra, tanto remote da sembrare quelle stesse dell'infinito universo. E tu cali dentro gli abissi, allucinato viaggiatore tra dolori laceranti e laceranti speranze, per riemergere dalle tue schegge di sangue, pacificato nel pianto. - Ignazio: un formidabile orchestratore di sentimenti, che dalla sua eccezionale mimesi del mondo siciliano trae pregnanze fulminee di verità. - Cicciu: un cantastorie che nella sua eccezionale • smorfia ' mimica e vocalica costringe la verità stessa a farsi personaggio ed espressione. L'umiltà della verità, la sua potenza d'urto, li suo messaggio autentico: che rompe ogni limite provinclalistico; e brucia i gattopardismi cosi come brucia i neoavanguardisml; e ripresenta allo stato zero (e massimo) la Sicilia-Universo, la Sicilia cosmica che amiamo e soffriamo: quella Sicilia che è infine, perché terra singolare e terra generale, la ragione giustificativa del nostro più dignitoso esistere e operare. Giuseppe Zngarrio

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