giovane critica - n. 6 - dic.-gen. 1964-65

• Commento musicale: Bach: La passione secondo san Matteo, brani (Orto degli ulivi, Fuga in Egitto, Discorso della montagna) • Bach: Concerto in mi magg. per viol. archi e oboe, brani (Discorsi alle folle, Cristo e gli apostoli guardano Gerusalemme) • Bnch: Messa in si min., brani (Miracolo dello storpio) - Bach: Ricercare, dalla Offerta Musicale, orch. Webern (Tentazioni del diavolo) • Bach: Adagio dal concerto per viol. e oboe (Miracolo del pani e dei pesci) . Mozart: Musica per un funerale massonico, brani (Battesimo di Cristo, Crocifissione di Cristo) • Mozart: Adagio e Fuga in do min. per quart. archi (Miracolo uomo volto deforme) • ProkoCiev: Alexander Nevskij, brani (Discorsi alle moltitudini, Strage degli innocenti) • Kol nidre1, canto ebraico cmtima cena) . Oh, vasta steppa, canto russo (Discorsi alle folle) . Canto dei martiri, canto russo adottato dai rivoluzionari rossi del '17 (Deposizione di Cristo) • Dark was the night, negro spiritual (Miracolo indemoniati e storpio) • Sometimes I feel like a motherless child, negro spiritual (Adorazione del re magi, Battesimo Giovanni Battista, Miracolo dello storpio) . Gloria, dalla Missa Luba (Titoli di testa, Entrata in Gerusalemme, Resurrezione di Cristo). • La materia plebea si dimostra spesso refrattaria nd una visione ordinata dall'alto. Fa testo in proposito l'esame stilistico compiuto da E. AUER· BACH (in Mtmesis, Einaudi, pp. 46-53) della r!nnegazione di Pietro nel testo di Marco: • Il racconto della rinnegazlone di Pietro e in genere quasi tutto Il Nuovo Testamento è stato scritto nel mezzo degli avvenimenti fede, perché hai dubitato? - E montati che furono in barca, il vento cessò. E allora quelli che erano nella barca andarono ad adorarlo, dicendo: Tu sei veramente figlio di Dio >). Prendete l'episodio del fico maledetto. Parrebbe una semplice traduzione del testo. Eppure il filo conduttore si smarrisce. Difatti l'azione del testo ha due fasi: primo, Cristo ha fame, lo dice il narratore; secondo, il simbolo religioso, il primato della fede da propagandare e meditare. Nel film cade il motivo della fame e, di fronte alla durata dell'immagine di quell'albero nell'Inquadratura, quasi si cancella il tema teologico e didascalico. Rimane la figura funeraria, un arabesco di rami, nero su bianco lattiginoso. E il gesto di Cristo che maledice e inaridisce il povero fico davanti agli occhi degli apostoli: getta via rabbiosamente la pertica con cui fruga tra i rami, e parla con voce iraconda. Viene da domandarsi come mai gli apostoli non dicano: Perché l'hai fatto? che ha compiuto di male? - come di fronte ad una furia esterna, monotona. Quando il testo lascia largo spazio alla parola predicata e ai lunghi sermoni, succede che nella trascrizione cinematografica l'ambiente ristretto - i vicoli, le casupole, i campi, le vesti dimesse, le facce plebee di ogni giorno, le parlate locali, il movimento delle persone - talora non vadano d'accordo con la parola la quale, non avendo subito la medesima riduzione a misure normali, da discorso diretto, corre via come recitata da un copione stampato: predicazione «letteraria>, prosa illustre sostenuta dalla cornice delle citazioni d'arte figurativa e musicale (qui avrebbe giovato un intervento meno sistematico e massiccio della musica classica che, in qualche tratto, sa di applicazione intellettualistica, un pochino meccanica) •. Anche le voci plebee appaiono inceppate, in certi momenti, da una troppo letteraria e per niente parlata traduzione italiana del testo greco•. L'avvenimento sensibile dilegua sopraffatto (o intralciato) dal significato figurale. - 39

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