Sin tassi del testo letterario 34 - tografiche, che avrebbero dovuto violentemente fuoriuscire e sottolinearsi nel contesto, vengono pacificamente smussate dal connettivo livellante. «Il caos ha ritrovato una imprevista pacificazione tecnica e stilistica. Me ne sto chiedendo il perché,. Perché, dunque? SI tratta di precisare la ragione e Il senso di questa pacificazione stilistica, sia nel caso di esiti positivi, sia come perdita della forza vitale, espressiva. Davanti al regista (alla sua poetica) sta un testo di cui, nei propositi, non deve esser mutata una parola o un significato, pur nelle regole della trascrizione cinematografica. In che consiste la struttura del testo letterario? Le pagine del Vangelo hanno una dimensione orizzontale e una verticale. La prima opera nel rapporto tra brano e brano: lo spazio che si interpone fra gli episodi distanzia la narrazione e crea come pause d'indugio meditativo, che gradualmente conferiscono ampiezza solenne al racconto e Il senso di una misura «inverosimile,, non legata ad una consecutio temporum normale. Negli spazi e nel tempi aperti tra gli episodi entra l'immaginazione del lettore, del fedele o la parola del predicatore (catechèsi), la sua fede articolata dalle singole didascalie. La linea verticale, situata dentro ogni brano, presenta invece questa successione di strati: in primo luogo, il piano dei fatti e dei detti (di Gesù in origine considerato un profeta), registrati nel mezzo degli avvenimenti e immediatamente per ciascuno, in una regione periferica dell'impero romano; su questo primo piano, nel corso del tempo i fatti crescono saldandosi alla tradizione del Profeti e dei Salmi: i vangeli non sono resoconti stenografici, si sa, ma libri di edificazione che i primi gruppi cristiani tenevano per esaltare e celebrare la figura di Cristo, decenni dopo la sua morte. Poi, con lo svolgersi della fede in Cristo (sulla figura di Gesù si forma Il messia, « l'unto da Dio,, un processo di cristianizzazione), sorge l'esigenza di unire I detti al fatti, In un racconto storico della vita, tanto pili che san Paolo proclamava non solo I detti di Cristo ma la sua sofferenza che riapre l'affetto di Dio agli uomini. Intervengono, con l'andare del tempo, le interpolazioni dottrinarie della prima organizzazione ecclesiastica: e quindi i simboli, le significazioni, le metafore pastorali e teologiche, Il collegamento del vari detti In discorsi continui, le credenze popolari, la crescita del materiale leggendario (per es., la nascita miracolosa, presente nel sinottici ma mancante in Marco, Il testo pili antico). Infine,
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