• L'errore di ldentillcare ll cinema col proprio cinema capita a molti cineasti: una tendenza personale, un gusto, una vocazione vengono assolutlz. zati a norme generali. Ad esempio Bresson condanna alla gogna ( « il teatro filmato ») tutta la storia del cinema: ccnon esistono film che mi piacciano Interamente, ma soltanto delle parti di alcuni di essi, riuscite per puro caso ». Il cinema deve fare assolutamente a meno di attori, pena la sua mancata emancipazione dal teatro. « I grandi attori sono esseri ammirevoli - anche se io non li comprendo molto - ma che non hanno nulla a che vedere con il cinema». E l'Anna Magnani di Roma città aperta? E Il von Strohelm de La grande illusione? E Il Marcello Mastroianni di Divorzio all'italiana? Pier Paolo Pasolini Insiste sempre, nei suol scritti relativi al cinema, sul ccsenso del primo plano, Il senso della severità figurativa, visiva appunto » che sarebbe determinante nel cinema. Nel concreto del !are cinematografico In lui questo u senso» diventa un fanatismo per quel volti marcati e sghembi del sottoproletariato romano, per quelle loro movenze snelle e grazia rude. Uno del sintomi del suo Idolatrare un ambiente e del personaggi di cui travisa la collocazione sociologica nella società moderna. Momenti che Infastidiscono anche ne La ricotta, forse la- sua cosa mlscrittore apparentemente cinematografico quant'altri mai: tutto cose, niente ' tempi morti ', coi personaggi conficcati nelle loro azioni. Ma l'anima della sua scrittura sta altrove, in < qualcosa di immateriale, non ' visivo ', senza 'evidenza': qualche cosa da cui vuole sfuggire, un senso di vanità del tutto, di disperazione, di sconfitta, di morte>. 2) John H. Lawson sbaglia quando fa della grammatica un'estetica, quando eleva cioè le caratteristiche della grammatica cinematografica a norme di estetica, la cui presenza è indispensabile alla riuscita del f!lm in quanto tale. Nell'indicare ad esempio una delle peculiarità del linguaggio cinematografico nel e montaggio europeo > - o sovietico o a pezzi brevi -: e Lawson confonde: sintassi con estetica, una tendenza artistica nella storia del cinema - simboli, Griffith, esperienza sovietica, contrasto, ecc. - con l'arte del film; nuclei di 'poetiche' con proposizioni valide generalmente> •. In altre parole la < cinematograflcità > - in realtà le caratteristiche primarie di una certa età del cinema, del suo linguaggio - non è garanzia di qualità né tantomeno suo sinonimo. Un'ardita soluzione tecnica è ancora esteticamente neutra: può essere vitale come può essere smorta 10 • Ovviamente, nella valutazione di un esito positivo quella tecnica verrà riconosciuta come esteticamente agente. Ed era questo che intendeva il contestatissimo, a· tal proposito, Lukacs, nello scrivere: e La tecnica è un importante momento soggettivo nella conquista di una forma oggettiva. Ma quella può essere intesa a partire da questa, e non viceversa>. 3) La distinzione di Luigi Chiarini tra spettacolo e film. Nel puro film la <camera> incontra la realtà di prima mano, senza finzioni precostituite, senza diaframmi. Esistono spettacoli cinematografici validi, significanti, ma le predilezioni del teorico vanno per Il film documento, alla maniera neorealista, di quei quattro o cinque film del neorealismo che contano. Dice Baldelli: e Il nocciolo della questione è questo: la distinzione film-spettacolo visuale nasce dall'indagine sulle singole opere e pone le basi per un pili sicuro metodo critico, oppure essa significa, una volta di pili, impoverire il campo della critica in re per sostituirle uno schema di comodo? Esiste, io credo, Il pericolo (che Chiarini del resto evita ogni volta che non si preoccupa di applicare la formula in maniera ortodossa) di esautorare l'esame sempre vario delle singole opere, ripetendo monotonamente la distinzione>. Se la macchina da presa consente e autorizza la <elaborazione creativa della realtà>, non si vede In che cosa, antica obiezione, questa si distingua dal pennello o dalla penna; né se, come avviene, a detta di Chiarini, nello spettacolo cinematografico, tale elaborazione precede la ripresa (scenogra- - 25
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