giovane critica - n. 6 - dic.-gen. 1964-65

• 0 ooo da vedere al riguardo le fondamentali indicazioni critiche di Guroo ARISTARCO nelle recensioni a Luci della ribalta e a Un re a New-York (Cinema Nuoco. n. 3, 15 gena. 1953, e o. 117, 1° no,•. 1957), e nel saggio Da Charl-Ot a Chaplin (li Verri, Milano, III - o. 4, agosto 1959). 18 - via via che la sua opera si sviluppa dalle short-stories ( già esse intrinsecamente « sociali ») agli ultimi grandi romanzi, « di documentare ancor piti i costumi e le contraddizioni della società e dell'epoca in cui vive, e di cui è partecipe e attore » 10 • E dove non si riescano a fermare le componenti della socialità immanente di un autore - i rapporti peculiari all'essenza del suo tempo - non si è poi neppure in grado di risalire allo studio delle opere in complesso e nelle loro singole determinazioni estetiche, e alla ricostruzione dei loro diversi problemi di elaborazione e strutturazione formale. La nascita piti importante non è in realtà la nascita di Charlot, ma quella di Chaplin. Un autentico incontro con Chaplin uomo e artista, con le ragioni di fondo della sua personalità, consentirebbe tra l'altro di colmare la lacuna, in qualche modo avvertita dalla critica contemporanea, e pur sempre proibitiva, che si estende tra il passato e il presente, tra le ipotiposi commemorative per il perduto candore della « maschera » e lo sforzo di seguirne la complessa evoluzione, tra le definizioni dell'universo chapliniano ( charlottiano) come simbolo del destino generico dell'umanità e la determinazione delle relazioni concrete che esso ha con questo destino, con la disformità di certi suoi aspetti particolari e contingenti. Guido Oldrini Quando la rivista era già in bozze abbiamo ricevuto una breve ma condensata nata di Alfredo De Paz (giovane responsabile bolog11esedella sezione ci11ema A.R.C.I.) nella quale si e,primeva un sostanziale con,en,o all'orientamento metodologico propo5to da Vito Attolini nel saggio appar,o sul n. 5 della nostra rivista. Nel registrare con piacere tale significativo intervento ricordiamo che le colonne di Giovane critica sono aperti.5sime a contributi provenienti dai suoi suoi lettori che si inseriscano organicamente nei nostri dibattiti e rubriche.

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