giovane critica - n. 6 - dic.-gen. 1964-65

I còmplti storici complementari che si propongono, sul piano della vita interna, alla società sovietica sono essenzialmente due: a) incremento produttivo e b) ridistribuzione del potere. A questi còmpiti interni sono complementari, a loro volta, due còmpiti sul piano dei rapporti esterni: A) equilibrio pacifico e B) diffusione rivoluzionaria. E' possibile una preponderanza di a e A sopra b e B? Certamente, e questa sarebbe la via d'un neostalinismo illuminato e ammodernato, all'altezza dei tempi insomma, Il quale del vecchio stalinismo godrebbe i vantaggi: la coesione sociale e la tecnologia direzionale da esso duramente create. Il senso dello stalinismo è stato Infatti, per parafrasare un'espressione gramsciana, che il protagonista del nuovo e Principe> è stato ancora un e eroe personale>, non il partito politico (e la formula di Trotskij per cui l'apparato creò Stalin non è vera: Stalin rimodellò l'apparato e si fece <creare> da esso). Il partito politico, che succede ora ali' e eroe>, potrebbe però continuarne i sistemi e e mutare per conservare>. In fondo è questo Il .destino d'ogni riforma dall'alto, ed è già un segno positivo che l'esigenza d'una riforma profonda e Irreversibile sia stata sentita dagli eredi di Stalin. I punti b e B, che noi riteniamo complementari ad a e A, costituiscono le condizioni della possibilità d'un passaggio qualitativo, ad una fase pili alta (la si chiami, questa fase, e comunismo >, o <socialismo compiuto >). Gli educatori non tanto devono essere educati, quanto lasciare il posto agli educandi che la sanno pili lunga. Questa rotazione può realizzarsi pacificamente e gradatamente ( e rlformlsticamente >), e se si realizzerà, se un nuovo sistema di controlli sociali e di selezioni direzionali si attuerà nel senso di un'attenuazione delle differenze e verticali> di reddito e di prestigio, l'Unione Sovietica darà la prova piu alta della superiorità del socialismo. Questa seconda possib111tà (la complementarità di a-A e b-B) è quella che sembra essere stata aperta dal XX Congresso. Il problema della cultura e degli intellettuali è un sottoproblema, se non addirittura un corollario delle sullodate soluzioni globali. Nella soluzione di e unilateralità > avremo un incremento di tolleranza e di tutela di quei settori intellettuali che Io sviluppo industriale richiede necessariamente. Nella soluzione di e complementarità> gli intellettuali - dallo scrittore al sociologo, dallo scienziato allo storiografo - realizzeranno una facoltà non subalterna di decisione nel quadro di una pili ampia e pili d.iretta attività direzionale delle masse. Nella prospettiva d'un autentico comunismo gli intellettuali svolgeranno un'opera essenziale, ed è dall' e alto> (centri scientifico-culturali) pili che dal e basso> (unità tecnico-produttive) che può nascere una rinnovata energia sociale (comunque senza alcuna contraddizione tra e alto> e e basso>). E' storicamente matura l'intellettualità sovietica per questa nuova fase? Tutte le questioni vitali si pongono ormai in modo tale nell'URSS che la loro risoluzione conduce necessariamente a una ricostruzione degli istituti sociali. La società sovietica per l'intervento stesso del suo ceto dirigente, ma sotto la segreta spinta di tutto il paese, da tempo è uscita dalla paralisi staliniana, e soltanto per entro Il complicato movimento in cui è entrata può trovare una sua soluzione il problema degli intellettuali e delle loro libertà, una soluzione che, a sua volta, stimoli quel movimento. L'alternativa che si avanza è universale, cioè valevole non soltanto per l'Unione Sovietica: amministrazione totale o razionalità socialista. L'antitesi e liberale> (oppressione o libertà) tenderà sempre pili ad appartenere al passato veteroindustrlale della società umana, e I problemi della democrazia in una società d'alto sviluppo tecnologico-produttivo si pongono già in un modo nuovo. Se una volta a definire -9

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