giovane critica - n. 5 - ott.-nov. 1964

Ipotesi di lavoro sulla cultura di opposizione a Taranto 1 Quotidiano locale che ha mediato, nel COl'!!O di questi ultimi venti anni, le diverse posizioni esistenti nella borghesia locale pure essendo un organo fianchc~~iatore della Democrazia Cristiana. 64 - Alla fine dell'ultimo conflitto mondiale Taranto, che si era sviluppata all'ombra dell'Arsenale militare, presentava alcuni aspetti contraddittori e carat• teristici delle isole operaie del Sud. Si osservava infatti che, mentre il potere negli organi locali era affidato alle sinistre, di fatto però si manifestava l'ege• monia culturale borghe e. Anche tenendo presente che il centro di potere politico-amministrativo non produce sostanziali modificazioni della struttura socio-economica della città, pure qualche risultato può ottenerlo soprattutto io direzione di una crescita io termini politico-c1ùturali della classe operaia, la cui funzione egemonica ( nel senso gramsciano di direzione intellettuale e morale) è indispensabile per il mantenimento e il raHorzamento del potere e per la costruzione di una società nuova. Questo ritardo nel meccanismo culturale si può comprendere tenendo presente che i gruppi dirigenti dei partiti di sinistra erano per lo più di recente formazione politica. Venuta meno la vecchia classe politica antifascista legata per molti aspetti all'insegnamento del Salvemioi, nei primi anni del dopoguerra avevano aderito ai partiti operai alcuni gruppi di intellettuali di estrazione piccolo-borghese, che si limitarono a propagandare la linea uUiciale del partito tra le masse senza alcuna elaborazione originale che tenesse conto della situazione in cui si trovavano ad operare, soprattutto nel momento io cui si assisteva ad un ritorno massiccio in tutti i campi delle forze borghesi che, superato lo sbandamento dei primissimi anni del dopoguerra, si apprestavano a ricostruire lo stato capitalistico respingendo tutte le aperture sociali che venivano timidamente manifestandosi anche in campo cattolico. La cultura tradizionale faceva capo ad alcune istituzioni, che si rivelarono efficaci contro la forte spinta operaia presente nei primi anni del dopoguerra. I circoli, il Rotary Club, il Corriere del Giorno ', anche se non sono più io grado di assolvere ai molti compiti che l'industrializzazione presenta, hanno saputo offrire alla borghesia, nel periodo che va dal 1945 al 1958, uno strumento di informazione e di preparazione culturale che sapeva mistificare con sufficiente abilità la realtà, soprattutto nei confronti di notevoli strati della classe operaia.

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