2 F'RANz KAFKA, Il processo, a cura dJ Alberto Spalni, Frassinelli 1957, pag. 30. • Il processo, ed. cit., pag. 350. • ccChe cos'è Il peccato ... Noi conosciamo Il vocabolo e l'uso, ma abbia. mo perduto la sensazione e la conoscenza. Può darsi che ciò sia la dannazione, l'abbandono da Dio, l'assurdo ». E ancora, per altro verso: cc Il caplta.lismo è un sistema dJ dipendenze che vanno dal di dentro al di fuori, dal di fuori al di dentro, dall'alto al basso e dal basso all'alto. Il capitalismo è una situazione del mondo e dell'anima)) (GUSTAV JANOUCH, Colloqui con Kafka, Martello 1964, pag. 59 e pag. 73). • Estratto dalla sceneggiatura del film, in Orson Welles, a cura di Maurlce Bessy, Seghers 1963, pag. 160. • « Niente invece è sicuro. Perciò non si può dir niente, si può soltanto gridare, balbettare, ansimare. Il nastro continuo della vita cl porta In qualche luogo... non si S!I, dove. Slamo piuttosto cose, oggetti ... che esseri viventi • (ColloquJ con Kafka, clt., pag. 55). surdo costitutivo dell'esistenza ( e Sono stato colto di sorpresa, questo è quello che è successo>)•, ne viene inesorabilmente risucchiato e accetta, sia pure con angoscia, la logica del processo e del sistema che lo promuove, 11K. di Welles mostra fin dall'inizio un atteggiamento di tendenziale nonaccettazione e comunque conserva la capacità di guardare con occhio distaccato, ma anche con infinita pena, quanto avviene, senza lasciarsene integrare, consapevole della propria e diversità>. Il suo itinerario verso la morte non si risolve pertanto in una serie di tappe precostituite e scontate in anticipo, ma giunge al termine di un processo di acquisizioni, e di ripulse, della disumanità, delle sue forme e dei suoi istituti mistificatori: il sesso e l'erotismo mercificati, privi di impulsi volontari e ridotti a puro meccanismo automatico (Hilda e lo studente, Leni, le ragazzine scatenate e stravolte di Titorelli); la legge, svuotata di ogni finalità ed efficacia regolamentatrlce di giustizia (la cui statua appare sempre velata e se ne parla come della dea della caccia), esemplificata per assurdo nella retorica barocca dell'avvocato; la religione come istituto formale integrato funzionalmente nella logica del sistema (da cui l' e apostasia > di K.: e Non sono tuo figlio >). La via è aperta, in tal modo, alla conclusione, che ribalta quella kafkiana: alla disonorevole morte del K. di Kafka ( e Come un cane!, mormorò, e gli parve che la sua vergogna gli sarebbe sopravvissuta>), temperata soltanto da una e obiezione > genericamente vitalistica ( cLa logica della legge è incrollabile, ma non resiste ad un uomo che vuole vivere >) ', subentra un atteggiamento di consapevolezza e di ribellione, disperata e impotente certo, ma non da iscriversi sotto il segno della e vergogna>. Consapevolezza della mostruosa e congiura> del sistema e del suol e persuasori>, che, attraverso una originale rilettura del!'< ateismo religioso> e della ontologia negativa dello scrittore•, si risolve anche in un implicito rifiuto di certe posizioni e orientamenti attuali dell'avanguardia: Hastler: e Pensez-vous pouvoir persuader la Cour que vous étes irresponsable? >. Kay: e Je pense que c'est ce que la Cour veut me /aire croire ... oui... c'est une consptration... pour nous persuader tous que le monde entier est fou, informe, insane, absurde, chaos et charabia... c'est leur ignoble jeu ... Bfen s11r,je suts responsable! > •. A questa consapevolezza della responsabllltà e della scelta, opposte all'accettazione della disumanità e dell'assurdo come dati costitutivi e permanenti dell'esistenza•, segue il rlfluto d1 « alleviare > 1 sicari della loro re- - 35 ► &;l'--------------"----------------------------------------...1
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