finita riccheaa: ed essa stessa ancora sembra a un cerio punto richiedere di essere trascesa in una considerazione di ordine di\'er,o, nella quale il giudizio di bellezza ceda il luogo ad altro giudizio ed essa compaia come testimone di un ·altra ~toria. Ora. io ritengo che un critico, per adempiere al proprio ufficio, debba non già chiudersi nell"esercizio di una sola delle forme di critica, anche se essa risponde megHo di altre alle sue attitudini e al suo temperamento. ma in tutte prornr,-i, perché oltanto que ta molteplicità di esperienza può dargli il senso pieno della poesia e impedirgli cli isterilirsi in un esercizio che tenderebbe a tramutarsi in un mestiere. E" questo, s"intende, del critico completo. un ideale a cui è dato soltanto in maniera imperfetta adeguarsi: ma è ideale da tener dinanzi sempre, p<'rC'hé la critica sia, come de,e essere, rivelazione e professione cl"umanità » 13 • Filosofia. poesia. storia. ~lilano- "\'apoli, 1952. 1 ' /,"Europa f<'tterarìa. n. li, otto~rc 1962. ' Cfr. Critita e poeS1a. Bari. J 956, p. 11 i. Vilo Allolioi 32 - Venendo t1olentier; meno al nostro prececle11te proposito abbiamo pubblicato un interi ento ancora centrato sulle premesse metodolosiche generali: particolarmente signi/icatho però perché prot•iene da un tritico giotane. che t1it•e nel illerfrlione. le istan;c atian:.ate eia A110-- li11i nell'ultimo paragrafo del suo intervento - che facciamo nostre ci fanno t enire in mente qua,ito diceta R. erra della sua senera:ione .. quelle, « i·oci<ma >,, che rton pochi trau,· in comune ha colla no~lra: e< lloestri io uon ne couosco a questa genera:ione; se non 111 quonto lo sua 15e11erositcie lo sua cultura si elel'a a comprPndere tulle le le:.ioni pii, nobili ed interessanti della storia spirituale degli uomi,u >•. Questo ci sembra effettit 1amente. e positit<,mente, il contrassegno della << giot 1c111ecritica >•: fermo restondo il cardine i.deolo8Ìco. che crecliamo inutile ribaclt"re. attorno al qualr far co,nergere fonti C' aperture metodologiche. Ot·tio clu> tali esigen:e non siano e~clusfre ai più giotani: che numerosi critici, protagonisti di Umlcme batta15lie culturali di1•ersamente orhmtate. rivedano il loro atteggiame1110 magari ritornando sui propri passi. Ecco come, ad esempio. C. . c,li,wri - recensendo su Rinascitn i/ volume del Landucci - intende il « ritorno a De Sanctis ,, : e< I.Al le:ione clescmctisiana, a mio parere. clet·e oggi sen•ire a far baaere l"acccnto sull"autonomia clelfarte nelfcìmbito clrlla .sua storicità. dete farci sentire la responsabilità di un giudi:io (a questo punto sarei proprio tentato di scriL•ere u11 elogio di 'poesia e non poe,ic, '. e sarebbe il colmo!) [ ... ] ». Nei prossimi numeri ospiteremo in questa rubrica un saggio di Guido O/drir,i su Chnplin e la critica chnpliniaoa, e una tavola roto11da reda:io,wle ,111/c, seconda edi:ione della Critica del guslo.
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