giovane critica - n. 4 - apr.-mag. 1964

ma in questi term11u: e< il passaggio del proclotlo sociale, prescindendo dalla so:itituzionc del capitale costante, nel consumo dei la- ,·oratori e dei capitalisti è <1ui escluso, e questa circostanza è il punto essenziale del problema. l\la con ciò è anche escluso che ct1:pitalisti e lavoralori possano consumare essi stessi il prodotto totale. Essi pos•ono realizzare solo il capitale variabile, la parie consumala del capitale costante e la parie consumata del plusvalore. c. in tal modo, assicurare soltanto le condizioni del rinnovo della produzione sulla scala precedente. La parie da capitalizzare del plus,·alorc. invece. non può essere realizzata dagli stessi lavoratori e capitalisti. La realizzazione del plusvalore ai fini dell'ac- <'umulazionc è dunque, in una società composta unicamente di la- , oratori e capitalisti. un problema insolubile n. Onde risolvere, in termini di teoria economica, il problema dell'accumulazione capitalistica sulla base della riproduzione allargata, era necessario, secondo L.. introdurre nel discorso la presenza di << terze persone»: essa vide questo stato sociale di terze persone nelle &ange e contaminazioni precapitalistiche che accompagnano il capitalismo an• che nella sua fa e di maturità. Tali frange ( agricoltura, colonie, ere.) costituiscono la condizione necessaria per l,accumulazione capitalistica. la quale crollerebbe nel momento in cui e,se mancassero. « L'accumulazione non solo non può essere raUigurata nel presupposto del dominio esclusivo cd assoluto del modo di produzione capitalistico, ma è addirittura impensabile sotto ogni aspello senza un ambiente non capitalistico ( ... ) Il capitale non può fare a meno dei mezzi di produzione e delle forze-lavoro dell'intero globo; ba, per l'illimitato svolgimento del suo molo di accumulazione, bisogno delle ricchezze naturali e delle forze di lavoro di tulla la terra. Poiché queste, nell,cnorme maggioranza, ~i trovano concretamente nell'àmbito di forme di produzione precapitalistiche - ambiente storico dell'accumulazione del capitale .....,.. ne viene il poderoso impulso del capitale ad impossessarsi di tulle le terre e di tulle le società ( ... ) processo nel quale i rapporti sociali primitivi permettono sviluppi dell'accumulazione straordinariamente rapidi e poderosi, come sarebbero inconcepi• Liii in un ambiente sociale puramente capitalistico "· L'imperialismo ( ricerca di mercati di sbocco) è dunque, nell,interpretazione lu. xemburghiana ( e contro la tesi leninista, che lo introduce come • lase suprema » del capitalismo in relazione alla presenza del capitale finanziario}, l'espressione politica del processo cli accumula. zione del capitale nella sua lolla di concorrenza intorno ai residui di ambienti non-capitalistici non ancora posti sotto sequestro. Era questa la conclusione che i critici revisionisti della L. non potevano sottoscrivere: e, da questa parte, essi (Eck.stein, Panne• koek, 0110 Bauer, ecc.) raccoglievano l'ereditità dell'empirismo 88 - organ1c1sta di Bernstein. Poiché per essi non si trattava - come ben vide allora Luk3cs - di contestare la soluzione luxemburghiana del problema dell'accumulazione, in quanto essi negavano precisamente che <ruel problema esistesse nella realtà. « Cosa che si può perfettamente comprendere, ed è anche necessaria dal punto di vista metodologico degli economisti volgari. lnfalli, se la questione clell,accumulazionc è eia una parte trattata come un problema particolare dell'economia politica, considerata d'altra parie dal punto di vista del capitalista individuale, non esiste là effellivamentc alcun problema )>. Ora, il punto di vista dei capitalisti singoli può essere sufficiente per l'analisi del processo di sfrullamento, e quindi della produzione ( Libro I del Capitale), mentre non basta per la circolazione e riproduzione del capitale. La riproduzione del capitale individuale è un elemento della riproduzione sociale totale: ma il mo,~menlo complessivo del capitale sociale non risulta dalla somma meccanica dei movimenti singoli dei capitali. « Ogni ca• pitale singolo - ribadiva la L. - compie la sua circolazione, e perciò anche )a sua accmnulazione, per proprio conto e- dato un corso normale del processo di circolazione - dipende dagli altri solo in quanto de,•e realizzare il suo prodotto e trovare i mezzi di produzione necessari per la sua allività individuale. Che quella realizzazione e questi mezzi di produzione siano o no legati ad ambienti che producono capitalisticamente, è, al capitale singolo, del tullo indiHerenle. Viceversa, il presupposto teorico più favore,•ole per l'analisi dell'accumulazione del capitale singolo è l'ipotesi che la produzione capitalistica rappresenti l'unico ambiente di questo processo, cioè abbia raggiunto u.n generale ed esclusivo predominio ». La L. riteneva cioè legittima, dal punto di vista della riproduzione semplice e del capitale singolo, l'astrazione marxiana cli una società composta unicamente di operai e capitalisti; ma ribadiva nello stesso tempo ( e contro Marx) che le condizioni storiche dell'accumulazione del capitale totale sono del tullo diHercnti da quelle del capitale singolo e della riproduzione semplice. li che, in termini di logica, vuol dire che la L. riteneva cbe l'astrazione al livello più elevato ( capitale totale) comporta una più ricca serie di determinazioni di contenuto ( e ciò in pienissimo accordo con la marxiana Einleiiung del '57). Stava in questo ragionamento quella che Lucicn Goldmann ha definito « l'origine della più gronde scoperta teorica nel campo della critica dell'econoonia politica dopo la pubblicazione del Capitale». Contro la vulgat.a degli schemi di riproduzione ( difesi da Bauer, ecc.) la L. laceva valere il significato complessivo del me• lodo marxiano e spingeva il Marx degli schemi di riproduzione a fare i conii con tutlo il Marx del Capitale: « tutta l'analisi della

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==