" BERTOLT BRECHT, Opera - ma novità, in Scritti Teatrali, c!t., p. 21. 15 Tuttavia il particolare peso del movimento dadaista nella sua versione tedesca non può assolutamente essere ignorato per il suo valore di incubatore delle successive « avanguardie » politicamente e artisticamente coscienti. Né d'altro canto, come capita di leggere (In Stuckenschrnidt, p. es.), « avanguardia e rivoluzione andavano a braccetto » tout court. Almeno per quanto ri• guarda le esperienze connesse con il teatro, basta la lettura delle memorie di P1SCAroR (11 teatro politico, Einaudi, 1960, specie i capp. I-II) per renderci conto di quanto disperata fosse la lotta per creare una nuova arte come linguaggio nuovo di un mondo rinnovato, anch'esso da creare; in ambedue i casi, l'artista politico non ha nulla alle sue spalle; il che significa propriamente « avanguardia ». Nel caso di Piscator si trattava di utilizzare le « avanguardie » per la creazione della nuova arte: una battaglia niente affatto vinta in partenza. La posizione di Brecht è peraltro infinitamente più ricca di mediazioni. 10 « musica pratica, destinata ali 'esecuzione di buoni dilettanti e scritta quindi in modo a loro adeguata con corretta e solida fattura, chiara, senza eccessive di!ficoltà » cosi la definisce MA.sSIMO MILA (Breve Storia della musica, Einaudi, 1963, p. 383). Le musiche nei drammi di Brecht e Weill sono ottimi esempi di gebrauchmusik ad allo livello; Brecht, proprio rendendosi conto del pericolo che anche queste musiche originassero nell'ascoltatore un atteggiamento passivo, ha saputo usarle « dialetticamente» (v. Scritti Teatrali, cit., p. 18). 17 MAss1Mo MILA, Breve storia della Musica, c!t., pp. ~- u' H. H. STUCKENSCHMWT, La musica moderna, Einaudi 1960, p. 230. ,. ibid., pp. 231-2. 20 BERTOLT BRECHT, La musica nel teatro epico, In Scritti Teatrali, cit., pp. 183-5. 21 ibid., p. 181. 22 BERTOLT BRECHT, Letterarizzazione del teatro, In Scritti Teatrali, cit., p. 24. 22 In due film tedeschi all'Incirca dello stesso periodo, M di Fritz Lang e Kuhle Wampe di Brecht e Dudow compaiono ripetu. tamentc immagini di codesti suonatori, generalmente invalidi di guerra, girovaganti per i cortili. " H. H. STUClU'.NSCHMWT, La musica moderna, c!t., p. 234. 14 - 2s BERTOLT BRECHT, Letterarizzazione del teatro, in Scritti Teatrali, cit., p. 15. 2• ibid., p. 24. " BERTOLT BRECHT, La musica nel teatro epico, In Scritti Teatrali, cit., p. 182. 21 LUIGIROGNONI, Espressionismo e dodecafonia, Einaudi, 1954, p. 94. 2 • SIEGFRIEDKRACAUER, Cinema tedesco (Da Caligart a Hitler), Mondadori, 1954, pp. 293-7. ,o La figura del cantastorie è del resto familiare al teatro e anche alla lirica brechtiana. " Da uno scritto di Kurt Weill, apparso per la prima volta in italiano su Rinascita del 29 febbraio 1964. L'articolo non porta indicazioni sulla data della composizione ma è certamente anteriore al trasferimento di Weill negli S. U. ,. ' Die Dreigroschenoper ' ritratto del Pabst pre-nazista, cit. (v. nota 6).
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