La testimonianza, il documento e il 61m di combattimento a sproposito e le sue pretese di profondità. Mobilitati. gli avi illustri garanti cono questo anarchico non privo di cautele; ha dovuto dilettarsi a far citare Brecht eia Fritz Lang ( non tutti sono tenuti a conoscere la storia agitata dei rapporti fra i due uomini) come di vedere Sadoul complimentare il film quando Ilardot comincia a disprezzare il marito allorché s'accorge che egli possiede una tessera del P.C. Dei produttori particolarmente caritatevoli hanno senza dubbio pensato ai critici obbligati ad andarlo a vedere, per dovere professionale, e hanno preteso che il film fosse seminato di nudi di Brigitte Bardot. Essendo lei piuttosto graziosa, ciò aiuta a passare il tempo. Ma mi si dice che in Italia queste sequenze sono tagliate. on deve essere restata gran cosa da fissare l'attenzione sul film ... L'itinerario di Godard non subisce una evoluzione notevole: dopo A bout de souf /le, il ragazzo è già divenuto adulto, il resto segue senza sorpresa. Per chi vorrà studiare la Francia attuale, senza dubbio i film di Godard - e la letteratura alla quale danno luogo - saranno una testimonianza preziosa. Si è parlato molto del cin~ma-vérité, infatti il termine ba conosciuto una fortuna paragonabile a quella della nouvelle vague. Ci si accorge generalmente oggi che la novità consiste essenzialmente nella introduzione di certe tecniche di ripresa, mutuate dalla televisione, e che per vedervi altre novità occorrerebbe ricorrere a sofismi abbastanza vecchi, del tipo di queUi che fecero fortuna ai Cahiers du Cinéma qualche anno fa, quando si dissertava sul « piano-sequenza 1> o sul cinemascope, sotto la giurisdizione di André Bazin: l'idea fissa era che il cineasta non deve scegliere, ma restituire il massimo di realtà per rispettare la libertà dello spettatore. In realtà le tecniche di ripresa con ' camera ' leggera e in sincronismo, con micro-cravatta e pellicola ultrarapida, danno risultati differentissimi a seconda cb'esse siano adoperate da Chris Marker (]oli Mai è in questo senso anche un film cinéma-vérité, sul piano tecnico) o da Jean Rouch, i cui saggi di psicodramma non sono affatto convincenti, sopratutto quando, come in Chronique d'un été. vi si mescolano le abbastanza confuse teorie di Edgar Morin. Nel cinema ufficiale, il film « di combattimento >> non è stato rappresentato che dal film di montaggio, del tipo Mourir à Madrid. Si è già detto quante insufficienze ideologiche e quante confusioni politiche conteneva questo ultimo film, simpatico per la sua presa di posizione per i repubblicani spagnoli, e interessante per la massa di documenti spesso inediti, e montati con talento, che conteneva. Ma a fianco di questo cinema di cui si occuparono i critici patentati, e attorno al quale si sbizzarrirono le dissertazioni, un altro cinema nasceva faticosamente o piuttosto rinasceva, poiché si tratta di una vena mai del tutto esaurita: il cinema militante sotto forma di cinéma parallèle. - 49
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