r· I. 1 G1 ULIO CARLO ARCAN, Il rapporto arte- •ocietà nella condi:ione ,torica alluale, in De homine, n. 5-6, giugno 1963. 2 GIACOMO DEBENEDETTJ, Un punto di inte,a nel roma11:omoderno?, ne L'Europa letteraria, n. 22 • 23. 24, luglio• dicembre 1963. • ENZO PACJ, Àlcuni paraKTG/i ,ul roman:o contemporaneo, ne L'Europa lette• raria, cit. compiuto una analisi per molti versi illuminante dell'arte informale. os crvava: « L'altra grande corrente si concreta nel 'realismo ': più precisamente, nel · realismo socialista' » 1 • E ne traeva occasione per una dura requisitoria contro questa « tendenza », requisitoria giustissima. ma viziata da quello sconcertante « più precisamente », che semplificava e irrigidiva un panorama cli esperienze. di tentativi, di esiti ben altrimenti ricco e articolato. E nel suo intervento a Leningrado, certo uno dei più precisi e stimolanti tra quelli pronunciati alla tamia rotonda sul romanzo contemporaneo, Giacomo Debcnedctti, dopo aver rievocato le « ambizioni » e « speranze » del neorealismo, rilevava che « oggi il narratore dei paesi capitalisti torna a trovarsi tra due ' dover essere ' del romanzo: quello tradizionale, che lo rassicura ma non lo appaga, e quello di un nuovo tipo di narrazione che lo appaga ma non lo rassicura, che stenta a riconoscersi come romanzo, si presenta più o meno come antiromanzo », per concludere infine: « ci paesi socialisti, non c'è divorzio, o almeno un divorzio così inconciliabile. tra le difficoltà dell'individuo e i problemi pubblici, il realismo è ancora possibile. Presso di noi, il romanzo tradizionale, fino a nuovo ordine, è fuori gioco» 2 • Dove viene il sospetto, alla luce delle premesse e seguendo la linea ciel discorso, che quel termine « tradizionale » esaurisca un po' troppo sbrigati,·amente troppe cose vive e importanti. Tanto che si tira veramente un respiro di sollievo a leggere, nella stessa sede, osservazioni come queste, di Enzo Paci, sulla direzione di ricerca del romanzo contemporaneo: « Questa ricerca tende a cogliere il modo con il quale, nel tempo e nella storia, l'uomo è condizionato e libero; il modo con il quale attraverso la necessità arriva alla libertà e con il quale. nelle varie situazioni, le vicende si scontrano e si incontrano». E più avanti: « Questa ricerca dovrebbe avvicinarsi sempre di più alla realtà e a tutte le differenze della realtà, ma dovrebbe anche riuscire a scoprire, nelle differenze. una direzione o un 'intenzione unica, una verità totalmente in formazione>• 3 • A questo discorso, sulla attualità del realismo critico e sul momento attivo e « tendenzioso » della ricerca artistica, si è spesso intrecciato e confuso, a Porretta e altrove, quello sullo stato attuale della elaborazione di una estetica materialistica e sul peso delle sue diverse e spesso contrastanti componenti. L'accostamento era inevitabile, poiché le precisazioni teoriche nascono sempre nel vivo di ricerche e di analisi in atto, dai problemi posti da nuove opere e tendenze. Solo che spesso i pronunciamenti e le liquidazioni sommarie hanno avuto la meglio sul dibattito delle idee, che non ha fatto molti passi avanti. A Porretta, ad esempio, ma non solo lì, quello che Cesare Cases chiama il « minimo comune denominatore che soggiace a tutto il grandioso sforzo compiuto da Lukacs: il desiderio di sceverare il •retaggio', che la cultura progressiva lascia al proletariato, 17
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