giovane critica - n. 1-2 - dic.-gen. 1963/64

94 - della situazione art1st1ca che Renoir ha creato, è un elemento di venia. Si veda, oltre al più volte sottolineato « internazionalismo » del film, anche la differenza nei motivi che determinano i tentativi di fuga dal campo di concentramento da parte degli ufficiali e dei soldati: spinti da senso cavalleresco gli uni, mossi dall'ansia di spezzare una condizione umana di inferiorità gli altri. E per Renoir anche ccil nemico » è visto nella sua condizione umana: fino a giungere magari ad una maggiore sensibilità proprio verso quella classe aristocratica, che egli condanna alla luce della esperienza storica, ma cui in fondo è romanticamente legato. Francesco Manuino Questa rubrica, tipicamente reda::.ionale, ri&poude all'esigen:a insopprimibile di un accompagnamento critico dei film contenuti nel nostro prosranima. Con tali << schede ,, cercheremo di operare di volta in volta, e nei limiti delle nostre pouibilità, una « revisione n o una « verifica » dei film co,,.iderati rifuggendo dalle •polverature accademiche di giudi:i « autorevoli » purtroppo co,ì frequenti nelle pubblica:ioni dei circoli del cinema.

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