86 - nelle piazze e nelle strade e si muore essenzialmente per questo: contro i tentativi di soffocare l'ansia di libertà dei popoli oppressi dai regimi reazionari, e dove la situazione è ispirata dalla blanda ipnotica socialità, contro i mezzi per imbavagliare la coscienza di quanti si battono per una politica democratica che il processo di massificazione impedisce: tutto ciò equivale a creare le condizioni per una effettiva e reale pace basata sulla coesistenza di uomini liberi in un mondo libero dallo sfruttamento nei suoi diversi gradi. ,, Il conflitto fra Capitalismo e Socialismo è insanabile». E' possibile una forma di mediazione? Se la lotta comune al fascismo nella 2. guerra mondiale fu possibile lo fu in quanto forma di mediazione. Oggi esiste la coesistenza pacifica. Questo è il problema vitale comune a tutti che bisogna verificare giorno per giorno sforzandosi di chiarificarlo. La pace, così come oggi è configurata, è possibile solo attraverso la coesistenza qualificata (antifascismo atomico). L'UITU, nella quale convergono teatri di differenti ideologie, trova la sua ragiori d'essere nella posizione dinamica e progressiva che essa deve assumere nei confronti della problematica contemporanea, la sua realtà, i suoi termini essenziali. La cultura, che è il motivo della nostra unione, è l'espressione delle aspirazioni dell'uomo sul piano del divenire poetico delle idee; è interpretazione della coscienza dell'uomo e della sua storia, di tutti gli uomini e la loro epoca. Posto in questi termini, ogni movimento culturale si contrappone alle situazioni storiche che lo determinano prospettando criticamente un superamento. Alla base di tale ricerca ci deve essere una visione vitale delle nostre solfe• renze. Con Lukàcs (lettera a Leo Popper in L'anima e le forme): « Noi chiediamo ai poeti ed ai critici di darci i simboli della vita e di imprimere i contorni dei nostri problemi ai miti ed alle leggende ancora vitali ». L'aspetto dell'eterna problematica della vita e della morte che interessa oggi i teatri membri e la loro unione, è quello della « condizione atomica ». Le nazioni contrapposte ideologicamente possono trovare accordi più o meno duraturi, in quanto dettati da contingenze e da necessità politiche, ma la « reale alternativa» deve partire dalla coscienza popolare di tutto il mondo: un vasto movimento di base che sia condizione irrefutabile di una pace effettiva. Si delinea cosi l'aspetto operativo dell'U /TU: pervenire attraverso l'azione tipica dei twtri membri nei loro paesi, assieme a coloro che al di fuori dell'unione lottano per il medesimo scopo - azione ispirata ai principi associativi, verificati dalle nuove situazioni createsi - ad un vasto movimento di idee tale da determinare nelle coscienze la volontà di accelerare l'affermazione della pace in tutti i paesi del mondo. Questo è uno dei temi più urgenti che le culture nazionali e popolari devono porsi; bisogna adattare questo « nuovo » modo di vedere le cose alle esigenze realmente popolari, negando l'opportunismo culturale ed il possibilismo estetico, che servono alle classi dirigenti per stabilizzare la loro egemonia intellettuale. Opera di rinnovamento ma anche di coscienza. « Ogni paese ha od ha avuto il suo Santo locale, quindi il suo culto e la sua cappella », è necessario che si seguano gli errori e che si portino alla luce, proprio sulla base di una morale, di un metodo in continuo sviluppo aderente alla realtà. A. Baldissera • C. Marcellino
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