giovane critica - n. 1-2 - dic.-gen. 1963/64

3 Si tratta di due ampi volumi di circa 200 facciate ad ampio formato: il primo, curato dall'allora segretario nazionale Lino Micciché e databile 1958-'59,si avvale della collaborazione di Autera, Castello, Del Fra, De Sanctis, Ferrara, Laura e Mangini; il secondo, curato dall'attuale segretario William Azzella, appare nel 1961e com. prende contributi di De Sanctis, Del Fra, Ferrara, Morandini, Pillltteri, Renzi e del sottoscritto. Parte di queste « schede " verranno riprese, nell'anno 1960-'61,in una raccolta ciclostilata dal Cuc Padova, insieme a stesure originali curate da Giorgio Tinazzl, Claudia Metelli, Renato Rizzo e Alberto Chirlelelson. 72 - antologia critica (talora integrata o sostituita dal giudizio originale di uno degli e animatori> del Cuc) aveva fatto il suo tempo anche presso lo spettatore meno esigente (e si aggiunga l'evoluzione dei gusti e delle pretese, in tempi in cui si allestiscono eleganti opuscoli e « brochures > per ogni minima occasione, dalla pubblicità alla propaganda): comunque non era sufficiente a soddisfare da solo una funzione culturale, a fornire gli elementi di un discorso non frammentario (non eccessivamente specialistico o non banale, a seconda dei casi). Un certo valore di documentazione e di impostazione metodologica - ma senza mai esaurire tale discorso culturale, anzi talora deformandolo - potevano offrire tutt'al più le raccolte di Schede filmografiche, a esempio quelle allestite dall'Ufficio Cinema dell'Un uri per gli «animatori> dei 'centri dipendenti: una conferma, da parte dell'Un uri stesso, dell'incapacità, anche se generosa, di concepire e realizzare forme scritte di dibattito culturale più consone alle esigenze dei tempi'· Ci si muoveva ancora, e questo può essere sintomatico, sul necessario piano di combattere li provincialismo o la presuntuosa ignoranza di taluni Centri (e proprio a un livello locale di spicciola informazione) e quindi di fornire uno strumento sufficientemente rigoroso che servisse da falsariga. Evidentemente gli aspetti più vivi della cultura cinematografica erano ancora lontani, può darsi a ragion veduta, da una simile iniziativa, ed era appunto in questo diverso settore che invece iniziavano a muovere le attività locali più evolute dei circoli maggiormente consapevoli. Sulla loro spinta e grazie al peso della loro confermata presenza, l'Unuri - e per esso l'Ufficio Cinema - ha prospettato negli ultimi tempi, e a varie riprese, la possibilità di una coordinazione o addirittura di un'unificazione fra le diverse riviste: o meglio medita di proporre, a fianco delle più solide fra esse, una pubblicazione centrale, formativo-informativa, dedicata agli aspetti essenziali e innovatori del cinema contemporaneo. In attesa dei necessari sviluppi di questa iniziativa, il nostro discorso potrà più chiaramente continuare se iniziamo a passare in rassegna, sia pure schematicamente, i risultati finora conseguiti (adottando un ordine alfabetico, polchè quello cronologico è di difficile definizione). CAGLIAR-I Nel 1959 viene pubblicato un « numero unico di cultura cinematografica>, di 24 pp. illustrate, a grande formato. Direttore responsabile: Marco Mameli; redattore capo: Ciccio Macis. A parte due « schede>, riportate dal primo volume Unurl (De Sanctis, La tragedia della mi-

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