che per le Idee ». Vengono In mente le parole di Kafka: ccIl tribunale è irremovibile - Irremovibile solo di fronte agli argomenti che sono portati davanti al tribunale ». E' vero che gli Interventi censori si sono in questi ultimi tempi diradati (sintomo di una minor lena corrosiva dei film?). L'ultimo di rilievo fu la condanna a quattro mesi di Pasolini per vilipendio alla religione cattolica e il relativo sequestro dell"episodio da lui diretto per il !llm Rogopag; si distinse In quella occasione il Pubblico ministero Giuseppe Di Gennaro per aver additato come esempio di moralità letteraria / ragazzi di via Paal; scriveva A. Gramsci: cc I signori censori sono uomini d'alto senno e di nobile sentire: l'ufficio che Il rio destino li costringe a fare è noioso, è umile, è pedestre. Si dovesse sempre leggere e rivedere romanzi di Guido da Verona, di Arturo Foà, di Mario Leoni, di Carolina Invernizio, versi di Amalia Guglielmlnettl, di Francesco Pastonchi, cli Leone Alberto Segre, be', allora l'ufficio sarebbe gradevole: ogni impiegato italiano è foderato di trageda, cli romanziere, di lirico appassionato e tenero» (cronache dell'Ordine Nuovo). Ma di episocli curiosi e significativi non ne mancano ugualmente, anche se poi conclusisi positivamente come quello concernente il film cli Rosi Le mani sulla città. Fin dal suo primo apparire il film cli Rosi ha mandato In bestia benpensanti e codini d'ogni tipo; pare che a Venezia, al momento della premiazione, le signore debitamente scollate e ingioiellate lo fischiassero con fischietti d'argento; un giornalista (Gino Visentini: al quale va tutta la nostra solidarietà) che aveva tessuto l'elogio su un giornale di destra è stato licenziato in tronco ; ancora più zelante è stato Il dott. Marino capo di gabinetto della questura di Novara che lo ha denunciato alla magistratura per vilipenclio delle forze di polizia. La pratica è passata nelle mani del Procuratore della Repubblica di Venezia, dott. Berna bei, il quale - riferiscono i giornali - ha preso la seguente singolare decisione: 1) far fissare in fotografia le scene le quali, secondo la denuncia del dott. Marino, conterrebbero gli estremi del reato di vilipendio; 2) esaminare, In riferimento a quelle scene, il contenuto della colonna sonora. Questo consentirebbe, spiega il procuratore-esegeta, di valutare ogni singola Inquadratura anche nei particolari, che invece potrebbero sfuggire In sede di visione normale; visione normale che, aggiungiamo noi, è assolutamente l'unica maniera di vedere e valutare un film che non nasce come album di fotografie ma come racconto per immagini in movimento. E non è il caso di scomodare l'estetica per confermare questo punto di vista. Cosa vuol dire valutare l'inquadratura nei particolari che la affollano? vuol dire forse che se una comparsa vestita da poliziotto, in un cantuccio del •quadro', durante le scene incriminate che sono quelle della carica di polizia, stesse digrignando i denti perché, poniamo, mentre girava la scena gli facevano male i duroni ai piedi cl sarebbero gli estremi del reato essendo risaputo che i tutori dell'ordine quando si affannano clietro qualche cittadino reo cli protestare contro la ccgarrota » conservano sempre un Impeccabile sorriso Durban's e una grazia quasi virginea? Poco importa, a questo punto, che Il dott. Bernabei non abbia trovato gU estremi del reato imputato al film di Rosi e abbia quindi archiviato la denuncia. Quel che occorre sottolineare è, ancora una volta, l'assoluta arbitrarietà dei metocli e dei criteri valutativi che informano l'Intervento censorio ; e come questo Intervento sia fortemente caratterlz. zato « Ideologicamente », In una precisa direzione, sino a umiliare la libertà creativa e la dignità dell'autore. Vedremo adesso quali liberalizzazioni apporteranno, In questo specifico settore, le aure del centro-sinistra che si promano radiose e abbacinanti all'orizzonte. g. m. - 65
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